Algoritmo di Ada Lovelace per i numeri di Bernoulli
L'algoritmo di Ada Lovelace (nata Ada Byron) permette di calcolare i numeri di Bernoulli. Questo algoritmo è noto soprattutto per essere stato il primo programma della storia dell'informatica.
Indice
1La formula utilizzata
2Note
3Bibliografia
4Voci correlate
La formula utilizzata
Come si vede dal diagramma in figura e dal testo relativo disponibile in lingua inglese[1], Ada Lovelace nell'implementare il suo algoritmo si servì della seguente formula:
dove abbiamo sostituito gli indici dispari usati da Ada con i pari secondo la moderna notazione dei Numeri di Bernoulli. Utilizzando il fattoriale decrescente possiamo scrivere in forma compatta:
essendo il la precedente equivale a
Le fonti concordano[2] con Ada stessa[1], sul fatto che questa formula derivi dalla funzione generatrice e anche nel fornire solo un accenno di dimostrazione per giustificarlo:
La funzione generatrice può considerarsi una uguaglianza fra serie formali di potenze o fra funzioni analitiche; in questo caso per la convergenza della serie si chiede che x abbia valore assoluto minore di 2π (il raggio di convergenza della serie stessa).
È sicuramente più semplice mostrare invece che la formula usata dalla Byron non è altro che la consueta formula di ricorrenza:[3]
resa più efficiente per il calcolo automatico. Per questo è sufficiente notare che:
e che
Come si può controllare nella nota G in figura questa è la funzione utilizzata da Ada dato che ai suoi tempi, come aveva indicato anche Jacob Bernoulli nel suo "Ars Conjectandi" più di un secolo prima i numeri di Bernoulli cominciavano dopo i primi due attuali che quindi vanno sostituiti con i loro valori numerici per ottenere la formula usata. Nella nota Ada scrive che chiaramente corrispondono ai nostri .
(EN) Luigi F. Menabrea, Nota G di Ada Lovelace, in Sketch the analytical engine invented by Charles Babbage, Bibliothèque Universelle de Genève, 1842. URL consultato il 19 giugno 2017.
Giorgio Pietrocola, Dialogo con una formula d'altri tempi (PDF), su SUPSI. URL consultato il 16 giugno 2023.