Ambient pop

Ambient pop
Origini stilisticheDream pop, musica d'ambiente, musica elettronica, krautrock
Origini culturaliAnni ottanta
Strumenti tipicichitarra, basso, batteria, campionatore
Popolaritàbassa
Generi correlati
Shoegaze, post rock

L'ambient pop è uno stile del dream pop nato negli anni ottanta.

Storia

Fra i primi artisti pop e rock a sperimentare con la musica ambient c'è stato David Bowie, come dimostra in particolare la sua "Trilogia di Berlino", registrata insieme al pioniere della musica ambient Brian Eno.[1] Il brano Red Sails, contenuto nel terzo album della trilogia Lodger (1979), è stato definito "ambient pop con ritmo motorik."[2] La traccia Taking Islands in Africa (1980) dei Japan è considerata dal critico di AllMusic Stewart Mason come una previsione della "direzione ambient pop che i Japan e il loro leader David Sylvian avrebbero preso per il resto della loro carriera". Il brano, registrato insieme a Ryūichi Sakamoto, presenta "un ritmo di tamburo parlante africano non rock rallentato da un sub-battito del cuore e sovrapposto a strati di tastiere d'atmosfera e bassi minimi."[3]

L'album Pygmalion (1995) degli Slowdive è pesantemente influenzato dall'ambient e dall'electronica[4] e ha influenzato molte band del genere.[5] Il critico di Pitchfork Nitsuh Abebe ha descritto le tracce dell'album come "sogni ambient pop che hanno più elementi in comune con il post-rock dei Disco Inferno che con lo shoegaze di gruppi come i Ride".[6]

A partire dal 2001, l'etichetta tedesca Kompakt ha pubblicato una serie di antologie intitolata Pop Ambient, contenente "paesaggi sonori romantici e lussureggianti" che flirtano con il pop e la musica indie.[7]

Caratteristiche

L'ambient pop fonde elementi comuni della musica pop convenzionale a "trame e atmosfere elettroniche che rispecchiano le qualità ipnotiche e meditative della musica d'ambiente".[8] L'ambient pop adopera il groove serrato del krautrock e "pur adottando espressioni elettroniche contemporanee, incluso il campionamento, per la maggior parte del tempo il suo suono viene definito da veri strumenti."[8] Fra gli artisti che si sono cimentati nella stilistica vi sono David Sylvian,[3] gli Air,[9] Grouper,[10] Shlohmo[11] e i Broadcast.[12]

Note

  1. ^ (EN) The Invention of Ambient Music, su newyorker.com. URL consultato il 23 maggio 2018.
  2. ^ Buckley (2015)
  3. ^ a b (EN) allmusic.com, https://www.allmusic.com/song/taking-islands-in-africa-mt0030067865 Titolo mancante per url url (aiuto). URL consultato il 23 maggio 2018.
  4. ^ (EN) Slowdive - Pygmalyon, su allmusic.com. URL consultato il 23 maggio 2018.
  5. ^ (EN) Holy Hell! Pygmalion Turns 20, su spectrumculture.com. URL consultato il 23 maggio 2018.
  6. ^ (EN) Slowdive Just for a Day, su pitchfork.com. URL consultato il 23 maggio 2018.
  7. ^ (EN) Uwe Schütte, German Pop Music: A Companion, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 2017, p. 22.
  8. ^ a b (EN) Ambient Pop, su allmusic.com. URL consultato il 23 maggio 2018.
  9. ^ (EN) Air Pocket Symphony, su theguardian.com. URL consultato il 23 maggio 2018.
  10. ^ (EN) Grouper & Lawrence English: "Wake" from Slow Walkers, su portlandmercury.com. URL consultato il 23 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2015).
  11. ^ (EN) Jon Young, Shlohmo - Bad Vibes, in Spin, settembre 2011.
  12. ^ (EN) MFlow - Dream Pop, su clashmusic.com. URL consultato il 23 maggio 2018.

Bibliografia

  • (EN) David Buckley, David Bowie: The Music and The Changes, Omnibus, 2015.
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