Bergisuchus dietrichbergi

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Bergisuchus dietrichbergi
Mandibola di Bergisuchus dietrichbergi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseReptilia
SottoclasseDiapsida
InfraclasseArchosauromorpha
(clade)Archosauria
SuperordineCrocodylomorpha
(clade)Ziphosuchia
FamigliaBergisuchidae
Rossman et al., 2000
GenereBergisuchus
Kuhn, 1968
SpecieB. dietrichbergi
Nomenclatura binomiale
Bergisuchus dietrichbergi
Kuhn, 1968

Bergisuchus dietrichbergi Kuhn, 1968 è un rettile estinto, appartenente ai crocodilomorfi. Visse nell'Eocene medio (circa 47 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Germania.[1]

Descrizione

Questo animale è noto solo per alcuni frammenti cranici, sufficienti tuttavia a metterlo in relazione con altri animali simili (i sebecosuchi) e quindi a ipotizzare una ricostruzione. Bergisuchus doveva essere un predatore di dimensioni medio/piccole, e probabilmente era dotato di lunghe zampe adatte alla locomozione terrestre. Il cranio era dotato di un rostro alto e relativamente corto, con lunghi denti compressi lateralmente e dai margini finemente seghettati.

Classificazione

Bergisuchus venne descritto per la prima volta nel 1968, sulla base di un rostro ritrovato nel Pozzo di Messel, a sud di Francoforte, in Germania. Un altro fossile (una mandibola), venne poi scoperto in una miniera di carbone nei pressi di Halle. Bergisuchus venne inizialmente considerato affine al sudamericano Sebecus. Successivamente venne attribuito alla famiglia Trematochampsidae nel 1988, poi classificato come un baurusuchide e infine posto in una famiglia a sé stante (Bergisuchidae) nell'ambito dei Sebecosuchia (Rossman et al., 2000).

Bergisuchus è forse l'unico membro europeo dei sebecosuchi, un gruppo di coccodrilli terrestri tipicamente sudamericani. Il giacimento di Messel ha restituito i fossili di altri coccodrilli semiacquatici, come Asiatosuchus e Diplocynodon; al contrario di tutti questi animali, Bergisuchus doveva essere un predatore terrestre.

Note

  1. ^ (EN) †Bergisuchus dietrichbergi Kuhn 1968 (crocodilian), in Fossilworks. URL consultato il 9 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2018).

Bibliografia

  • Rossmann, T.; Rauhe, M.; Ortega, F. (2000). "Studies on Cenozoic crocodiles: 8. Bergisuchus dietrichbergi Kuhn (Sebecosuchia: Bergisuchidae n. fam.) from the Middle Eocene of Germany, some new systematic and biological conclusions". Paläontologische Zeitschrift 74 (3): 379–392. doi:10.1007/BF02988108.
  • Turner, A. H.; Calvo, J. O. (2005). "A new sebecosuchian crocodyliform from the Late Cretaceous of Patagonia". Journal of Vertebrate Paleontology 25 (1): 87–98.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Bergisuchus dietrichbergi, su Fossilworks.org. Modifica su Wikidata
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