Centropyge flavissima
Centropyge flavissima | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Pomacanthidae |
Genere | Centropyge |
Specie | C. flavissima |
Nomenclatura binomiale | |
Centropyge flavissima (Cuvier, 1831) |
Centropyge flavissima (Cuvier, 1831) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Pomacanthidae[2].
Distribuzione e habitat
L'areale di C. flavissima comprende la parte tropicale dell'oceano Pacifico centro occidentale a nord fino alle isole Ryūkyū e Ogasawara, a sud fino al mar dei Coralli e alla grande barriera corallina australiana. Nel Pacifico centrale si incontra fino alle isole Tuamotu. Una popolazione è presente nell'oceano Indiano orientale alle isole Cocos. È assente dalle Hawaii e dalle acque indonesiane eccetto nell'Irian Jaya[3][4][5].
Popola le barriere coralline, sia le lagune che le parti esposte al mare[1][3][4].
Viene riportata una distribuzione batimetrica tra 3 e 50 metri di profondità[3].
Descrizione
Questa specie ha, come gli altri membri del genere Centropyge, pinne dorsale e anale ampie e parzialmente coperte di scaglie, corpo alto e abbastanza compresso, bocca piccola e una robusta spina sul preopercolo. La livrea è giallo limone con bordi blu o azzurri alle pinne dorsale, caudale e anale, all'opercolo branchiale e relativa spine e alle labbra. Gli individui dell'oceano Indiano non hanno il bordo azzurro all'occhio ma hanno l'iride blu e una macchia scura sull'opercolo. I giovanili sono simili ma hanno una macchia rotonda nera in mezzo al fianco bordata anch'essa di blu[3][4][5].
La taglia massima nota è di 14 cm[3].
Biologia
In cattività può vivere fino a 11 anni[3].
Comportamento
I giovanili vivono nascosti[3]. Gli adulti formano harem composti da un maschio e diverse femmine[1].
Alimentazione
La dieta è basata sulle alghe bentoniche, secondariamente si nutre anche di invertebrati bentonici come polipi corallini e ascidie[3][6].
Riproduzione
Può cambiare sesso da maschio a femmina in 2-3 mesi[1]. Si ibrida con altre Centropyge[5].
Acquariofilia
Si ratta di una specie comune negli acquari marini[1], gli esemplari destinati al mercato vengono allevati in appositi impianti e non catturati in natura[5]. Si tratta di una specie abbastanza facile da allevare e longeva, che può essere ospitata in acquari con altre specie[5].
Conservazione
Si tratta di una specie comune nell'areale. L'unico impatto era la raccolta di esemplari per il mercato degli acquari[1] ma con l'allevamento in itticoltura della specie questo prelievo è divenuto rarissimo[5]. Non si registrano impatti di altro tipo e le popolazioni sono stabili. Per questi motivi la lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].
Note
- ^ a b c d e f g (EN) Centropyge flavissima, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Bailly, N. (2015), Centropyge flavissima, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c d e f g h (EN) Centropyge flavissima, su FishBase. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ a b c R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
- ^ a b c d e f H. Debelius, H. Tanaka e R. H. Kuiter, Angelfishes. A comprehensive guide to Pomacanthidae, TMC Publishing, 2003, ISBN 0953909751.
- ^ (EN) Food items reported for Centropyge flavissima, su FishBase. URL consultato il 28 aprile 2021.
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Collegamenti esterni
- (EN) ITIS Standard Report Page: Centropyge flavissima, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 28 aprile 2021.