Corridoio di Zangezur

Corridoio di Monti Zangezur
Mappa che mostra la provincia di Syunik in Armenia
StatoBandiera dell'Armenia Armenia
Altitudine m s.l.m.
Coordinate38°55′01.56″N 46°21′07.92″E / 38.9171°N 46.3522°E38.9171; 46.3522
Coordinate: 38°55′01.56″N 46°21′07.92″E / 38.9171°N 46.3522°E38.9171; 46.3522
Altri nomi e significatiԶանգեզուրի միջանցք, Zəngəzur dəhlizi
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Armenia
Corridoio di Monti Zangezur
Corridoio di Monti Zangezur
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Il corridoio di Zangezur (in armeno Զանգեզուրի միջանցք, Zangezuri mijantsk, in azero: Zəngəzur koridoru o Zəngəzur dəhlizi), a volte indicato anche come corridoio di Nakhchivan (in armeno Նախիջևանի միջանցք, Naxiǰewani mijantsk, in azero: Naxçıvan koridoru o Naxçıvan dəhlizi), è un termine per indicare il corridoio di trasporto che dovrebbe collegare la Repubblica autonoma di Nakhchivan (che è un'exclave) al resto dell'Azerbaigian attraverso la regione di Syunik dell'Armenia.[1] Le autorità azere traggono questo concetto da uno dei termini (il nono) previsti dall'accordo di cessate il fuoco del Nagorno-Karabakh del 2020, con cui, il 10 novembre di quello stesso anno, si è posto fine alla guerra del Nagorno-Karabakh del 2020.[2] L'accordo di cessate il fuoco menziona i collegamenti e le vie di comunicazione per il trasporto, ma non contiene né la parola "corridoio", né "Zangezur", bensì solo riferimenti alla costruzione di nuove vie di collegamento. Il testo di quel passaggio dell'accordo di cessate il fuoco, pubblicato sul sito web ufficiale del Cremlino, afferma che:[3]

«9. Tutti i collegamenti economici e di trasporto nella regione saranno sbloccati. La Repubblica d'Armenia garantirà la sicurezza dei collegamenti di trasporto tra le regioni occidentali della Repubblica dell'Azerbaigian e la Repubblica Autonoma di Nakhchivan al fine di organizzare la libera circolazione di persone, veicoli e merci in entrambe le direzioni. Il servizio di frontiera del servizio di sicurezza federale della Federazione Russa è responsabile della supervisione dei collegamenti di trasporto.

Come concordato dalle Parti, saranno costruiti nuovi collegamenti di trasporto per collegare la Repubblica Autonoma di Nakhchivan e le regioni occidentali dell'Azerbaigian.»

(Ilham Aliyev, Nikol Pashinyan e Vladimir Putin, accordo di cessate il fuoco del Nagorno-Karabakh 2020, durata 9.[3])

Prima dell'accordo sul cessate il fuoco, i collegamenti aerei e terrestri tra l'Azerbaigian e la sua exclave della Repubblica Autonoma di Nakhchivan (NAR) dovevano essere effettuati attraverso il territorio turco o iraniano. Diversi vantaggi che il corridoio di Zangezur potrebbe presentare a livello nazionale (azero) e regionale (Caucaso) sono stati evidenziati dall'Azerbaigian, come inferiori costi di trasporto e minori tempi di viaggio, aumento del turismo e del commercio, maggiore sicurezza durante lo svolgimento di qualunque di queste attività.[2][4]

In epoca sovietica, c'erano due collegamenti ferroviari che connettevano la Repubblica Autonoma di Nakhchivan con il territorio principale dell'Azerbaigian. La linea più breve, che passava attraverso la regione di Syunik, era stata costruita nel 1941, mentre la linea Erevan-Ijevan-Qazakh fu costruita negli anni '80 come rotta alternativa tra Erevan a Baku. Entrambe le linee furono abbandonate nel 1992. Mentre l'Azerbaigian preferisce ripristinare la linea via Syunik, l'Armenia preferirebbe la linea Qazakh-Ijevan. Tuttavia, quest'ultima ha un costo di ricostruzione più elevato. Secondo le stime, il ripristino della via Zangilan-Meghri-Nakhchivan costerebbe circa $ 250 milioni, mentre la rotta Ijevan costerebbe $ 450 milioni.[5]

Il 21 aprile 2021, durante un'intervista da parte di AzTV, il presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev ha affermato di star "implementando il corridoio di Zangezur, che l'Armenia lo voglia o no", anche a costo di usare la forza nel caso mancasse il consenso dell'Armenia. Aliyev ha anche detto che "il popolo azero tornerà a Zangezur, da cui è stato portato via 101 anni fa". Queste dichiarazioni hanno avuto una cattiva accoglienza da parte dell'Armenia. Il difensore dei diritti umani dell'Armenia, Arman Tatoyan, ha messo in relazione questi "atti di intimidazione" al genocidio armeno. La portavoce del ministero degli Affari esteri dell'Armenia, Anna Naghdalyan, ha affermato che "l'Armenia prenderà tutte le misure necessarie per proteggere la propria sovranità e integrità territoriale". Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha sottolineato che la dichiarazione trilaterale del 9 novembre non menziona né "Zangezur" (ovvero la regione di Syunik in Armenia) né la parola "corridoio", e che quindi l'accordo riguarda solo lo sblocco delle comunicazioni regionali.[6]

Il 7 settembre 2023, attraverso alcuni video pubblicati su diversi mass media, anche social, si nota un denso accumulo di personale militare azero ai confini di questo territorio nel mezzo di un periodo di crisi tra le due nazioni.

Note

  1. ^ (RU) Южные ворота Карабаха. Что происходит в Гадруте после войны, РИА Новости, 23 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  2. ^ a b (EN) Orkhan Baghirov, The Nakhchivan corridor will boost connectivity in the Caucasus, in Euractiv, 15 gennaio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  3. ^ a b (EN) Statement by President of the Republic of Azerbaijan, Prime Minister of the Republic of Armenia and President of the Russian Federation, su Kremlin.ru, Presidente della Federazione Russa, 10 novembre 2020. URL consultato il 27 maggio 2021.
  4. ^ (EN) Vusal Gasimli, The "Zangezur corridor" is a geo-economic revolution, in Emerging Europe, 17 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  5. ^ (EN) Armenia proposing restoration of rail route through Azerbaijan to Russia, Eurasianet, 4 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  6. ^ (EN) What will become of the Zangezur corridor? Comments from Azerbaijan and Armenia, in JAMnews, 21 maggio 2021.

Voci correlate

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