Empoli Football Club

Empoli FC
Calcio
Azzurri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
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Pantaloncini
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Calzettoni
Casa
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Trasferta
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Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Azzurro
Simboli Pieve di Sant'Andrea
Inno La tua squadra del cuore!
Andrea Maestrelli
Dati societari
Città Empoli
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie A
Fondazione 1920
Proprietario Bandiera dell'Italia Fabrizio Corsi
Presidente Bandiera dell'Italia Fabrizio Corsi
Allenatore Bandiera dell'Italia Davide Nicola
Stadio Carlo Castellani - Computer Gross Arena
(16 800 posti)
Sito web empolifc.com
Palmarès
Coppa Italia Lega Pro Coppa Ali della Vittoria
Titoli nazionali 3 campionati di Serie B
Trofei nazionali 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Empoli Football Club, meglio noto come Empoli, è una società calcistica italiana con sede nella città di Empoli. Milita in Serie A, la massima divisione del campionato italiano.

Fondato nel 1920, fa parte del ristretto gruppo di club che hanno partecipato a un campionato di calcio di massima divisione in un periodo in cui la loro città non era capoluogo di provincia (insieme a Lecco,[1] Carpi, Cesena,[2] Legnano, Pro Patria, Sassuolo, Novese e Casale).

Il soprannome della squadra è Azzurri, dovuto al colore della prima divisa del club. La squadra disputa i propri incontri interni allo Castellani-Computer Gross Arena, che ha una capienza di 16 800 posti a sedere.

L'Empoli ha partecipato a 88 campionati nazionali di cui 50 in campionati del terzo livello, 22 in Serie B e 16 in Serie A.[3] In ambito europeo il miglior risultato è stata la partecipazione alla Coppa UEFA 2007-2008.[4]

Nel suo palmares l’Empoli vanta la vittoria di 3 campionati di Serie B (2004-2005, 2017-2018 e 2020-2021), di una Coppa Italia Serie C (1995-1996) e due campionati Primavera (1998-99 e 2020-2021).

La FIGC considera l'Empoli al trentaduesimo posto nella graduatoria della tradizione sportiva dei club ad essa affiliati. L'Empoli occupa attualmente il 26º posto sia nella classifica perpetua della Serie A sia nella classifica perpetua della Serie B.

Storia

Dagli anni venti agli anni settanta

Carlo Castellani, terzo miglior marcatore della storia dell'Empoli con 61 gol in 145 gare. A lui è dedicato lo stadio cittadino

Nell'agosto 1920 nascono il Football Club Empoli e la sezione calcistica Unione Sportiva Empolese, le quali, dopo la disputa del torneo di San Miniato, si fondono dando luogo ad un'unica entità calcistica cittadina. Già a partire dalla stagione successiva, la neonata società, dopo aver ottenuto nel mese di settembre l'affiliazione alla FIGC ratificata dal Comitato Regionale Toscano, viene inserita nel girone A toscano della Promozione 1921-1922, ma vi rinuncia a partecipare per problemi economici, scegliendo di iscriversi al campionato di Terza Categoria, dove la squadra ottiene la seconda posizione del girone A.[5]

Nella stagione 1922-1923 l'Empoli conclude al secondo posto il girone A toscano della Terza Divisione, ottenendo l'ammissione al girone finale dopo aver vinto la spareggio a Firenze, disputato il 15 aprile 1923, con il Pontedera per 1-0. La stagione viene conclusa con il terzo posto nel girone finale.[5]

Le tre stagioni successive, dal 1923 al 1926, l'Empoli continua a disputare i campionati della Terza Divisione Toscana. Poi, nel campionato 1926-1927, il club empolese vince il girone A della divisione Toscana, e viene ammesso alle finali interregionali; nonostante il semplice quarto posto ottenuto nel girone G, i toscani vengono ammessi nella divisione Nord della Seconda Divisione 1927-1928, corrispondente al terzo livello nazionale dell'epoca, per ripescaggio decretato dal Direttorio Divisioni Inferiori Nord. Nella stagione successiva la squadra viene inserita quindi nel girone C della divisione Nord, che conclude in quarta posizione, ma per motivi economici rifiuta l'invito a partecipare al campionato successivo di Prima Divisione, e segue dunque il declassamento della Seconda Divisione da terza a quarta serie.[6] Tuttavia già la stagione successiva, in Seconda Divisione 1928-1929, conquista la promozione, laureandosi campione di Toscana, e ritorna nella divisione Nord della Prima Divisione.[5]

L'Empoli rimane in Prima Divisione, poi Serie C, fino alla stagione 1935-1936, quando la squadra viene ritirata a campionato in corso a causa del richiamo alle armi di molti dei suoi giocatori. L'Empoli riprende l'attività agonistica dalla stagione seguente ripartendo dalla Prima Divisione, con la denominazione di Dopolavoro Empolese, e con i colori sociali grigio ed azzurro[senza fonte]; la squadra vince il girone A toscano ottenendo nuovamente l'ammissione in Serie C. Fino alla sospensione dell'attività per cause belliche l'Empoli disputa la Serie C, ottenendo come massimo risultato il sesto posto nel 1938-1939. Nel frattempo, la società assume la denominazione Dopolavoro Interaziendale Italo Gambacciani Sezione Calcio dal 1938 al 1941, fino a quando la cambia di nuovo in Associazione Calcio Empoli.[7] Sempre in questo periodo, esattamente il 15 settembre 1935, avviene l'esordio in Coppa Italia, con un successo casalingo di misura per 1-0 sul Pontedera.[8]

Una formazione dell'Empoli nella stagione 1979-1980

Dopo il conflitto mondiale l'Empoli si presenta con la denominazione societaria di Empoli Foot Ball Club, dopo essersi chiamata Gruppo Sportivo Azelio Landi per un breve periodo tra ottobre e novembre 1944, e viene ammesso in Serie B grazie al terzo posto conquistato nella stagione 1945-46 nel campionato di Serie C Centro-Sud. Nella serie cadetta l'Empoli milita per quattro stagioni consecutive, conquistando anche un terzo posto nella stagione 1946-47:[9] la retrocessione della società, che nel frattempo aveva adottato il solo colore azzurro[senza fonte], avviene infatti al termine del campionato 1949-1950. La permanenza in Serie C dura per sei stagioni: nell'estate 1955 la società azzurra vende gran parte dei giocatori[senza fonte], ed al termine della stagione 1955-1956 la formazione toscana retrocede in Serie D. Malgrado la retrocessione, l'Empoli trova in alcune ditte locali di abbigliamento gli sponsor: questo è uno dei primi casi, nella storia del calcio italiano, in cui una società si abbina ad un marchio commerciale[senza fonte]. Dopo tre stagioni in quarta serie,[10] nella stagione 1959-1960 gli azzurri rischiano la retrocessione nei tornei regionali: dopo essersi piazzato al quindicesimo posto a pari punti con Carrarese e Rieti, è necessaria la disputa di un girone a tre di spareggio per decretare la squadra che può disputare la Serie D 1960-1961, e la formazione azzurra riesce a salvarsi pareggiando prima con la Carrarese e poi superando i laziali, a Pesaro, con una rete di Vezzosi[senza fonte]. Nel 1960-61 l'Empoli torna nel terzo livello del campionato italiano, ma per una sola stagione, dato che al termine incorre in una nuova retrocessione.

Il nuovo ritorno azzurro in Serie C arriva il 9 giugno 1963 battendo il Tempio per 2-1 nello spareggio disputato a Genova. La permanenza nel terzo livello del campionato italiano, dal 1978-1979 chiamato Serie C1, questa volta dura per venti anni, fino alla stagione 1982-1983.[11][12]

Gli anni ottanta e novanta

Per la stagione 1982-1983, con alla guida tecnica Giampiero Vitali, la società empolese opera una campagna acquisti molto onerosa, allestendo un reparto difensivo che subirà appena 14 gol in tutto il campionato. L'Empoli riesce ad ottenere la Serie B dopo 33 stagioni dall'ultima presenza, grazie ad una promozione conquistata all'ultima giornata, il 5 giugno 1983, con la vittoria sulla già retrocessa Paganese per 4-1 che permette la vittoria del girone B della Serie C1 1982-1983. Alla terza stagione consecutiva nella serie cadetta, la squadra azzurra conclude il campionato di Serie B 1985-1986 con la quarta posizione in classifica; tuttavia, grazie alla penalizzazione assegnata ad agosto al L.R. Vicenza in seguito al verdetto della CAF sullo scandalo del calcioscommesse, l'Empoli scala al terzo posto, conquistando dunque per la prima volta la promozione in Serie A.[13]

Il debutto in Serie A

L'Empoli della stagione 1986-1987, al suo debutto in Serie A

Dopo un necessario esilio iniziale agli impianti di Firenze e Pistoia, in cui tra l'altro gli azzurri sconfiggono l'Inter per 1-0 con uno storico gol di Marco Osio, l'esordiente Empoli, dopo le prime due giornate, vola addirittura in testa alla classifica a pari punti (4 punti) con la Juventus, la stessa che affronta proprio nel terzo turno di campionato in un'inedita sfida al vertice, da cui tuttavia escono vincitori i bianconeri per 0-1. Dopo una positiva prima parte di campionato conclusasi a metà classifica, la squadra rischia di perdersi nel finale di stagione: la salvezza arriva infatti solo all'ultima giornata, grazie al successo azzurro sul campo del Como per 1-0, che permette il sorpasso su Brescia ed Atalanta, sconfitte rispettivamente da Juventus e Fiorentina. L'Empoli però rimane in massima divisione solo per un'altra stagione, la quale, complice anche una penalizzazione di cinque punti in classifica, si conclude con la retrocessione.

Nella stagione seguente in Serie B, gli azzurri chiudono il campionato al quattordicesimo ex aequo col Brescia. Per stabilire dunque l'ultima squadra che retrocede, si rende necessario uno spareggio che viene disputato a Cesena: la gara si chiude sul risultato di 0-0 sia dopo i tempi regolamentari che dopo quelli supplementari, mentre ai tiri di rigore riesce a prevalere il Brescia. La squadra toscana si ritrova così in Serie C1 dopo solo due anni dalla partecipazione in Serie A.[13]

Luciano Spalletti, l'allenatore della promozione in massima serie ottenuta nella stagione 1996-1997

Seguono sette stagioni nella terza divisione del calcio italiano, terminate più volte tra le prime posizioni. Nell'estate del 1991 il trentenne Fabrizio Corsi diventa il presidente della società. Nella stagione 1993-1994 il club toscano rischia la retrocessione in Serie C2: la salvezza viene conquistata ai play-out con alla guida Luciano Spalletti, subentrato a sei giornate dal termine ad Ettore Donati, pareggiando 0-0 ad Alessandria il 12 giugno 1994, dopo aver vinto in casa la gara di andata per 1-0. Dopo la stagione 1994-1995 conclusa all'undicesimo posto, il tecnico Luciano Spalletti viene richiamato ad allenare l'Empoli, ottenendo subito la promozione in Serie B dopo aver disputato e vinto i play-off con il Como. Nello stesso anno gli azzurri conquistano anche la prima Coppa Italia Serie C, superando il Monza con un duplice successo per 1-0 nella finale a gara doppia.[14]

Nel campionato di Serie B 1996-1997 l'Empoli parte subito in maniera positiva e, grazie ad un girone di ritorno ancora migliore con 13 risultati utili consecutivi, giunge al secondo posto in campionato. Con la vittoria all'ultima giornata per 1-0 in casa della già retrocessa Cremonese, l'Empoli conquista la promozione in Serie A per la seconda volta in nove anni: il 15 giugno 1997 gli azzurri portano a termine dunque una doppia promozione consecutiva.[14]

Una formazione dell'Empoli nella stagione 1997-1998, di ritorno in Serie A dopo un decennio

Il torneo di Serie A 1997-1998 è positivo per l'Empoli, che si salva con una giornata d'anticipo concludendo al dodicesimo posto in classifica. Tra i protagonisti azzurri vi è Carmine Esposito che totalizza 14 reti, mentre tra le gare più rappresentative ci sono le vittorie interne su Sampdoria, Lazio e Parma ed il successo esterno a Firenze per 2-1. Nella stagione successiva l'Empoli non riesce a ripetere i risultati del campionato precedente e retrocede matematicamente con quattro turni di anticipo, chiudendo all'ultimo posto con 20 punti, considerando anche i due punti di penalizzazione assegnati dal giudice sportivo per un caso di corruzione "indiretta",[15] a tredici lunghezze dalla penultima. Durante il campionato la società toscana opera il cambio di tre allenatori per far fronte al ripetersi dei risultati negativi.[14]

Gli anni duemila

Dopo tre campionati in B, con l'ottavo e il quinto posto nel 1999-2000 e nel 2000-2001 rispettivamente, nel campionato 2001-2002 il club azzurro venne promosso in Serie A per la terza volta nella sua storia, giungendo quarto in classifica dietro a Como, Modena e Reggina. Le quattro squadre staccarono nettamente le altre squadre fin dalle prime giornate e si alternarono in testa alla classifica. Nell'ultima gara casalinga di stagione, oltre a festeggiare la promozione in A, Francesco Tavano realizza la sua prima rete in maglia empolese contro il Cosenza di De Rosa. Nello stesso anno l'attaccante Massimo Maccarone diventò il primo giocatore nella storia dell'Empoli ad esordire nella nazionale maggiore, in un Inghilterra-Italia 1-2 del 27 marzo 2002.

Nel campionato 2002-2003, con Silvio Baldini come allenatore, il club empolese riuscì a raggiungere la salvezza. Durante le prime giornate del torneo stabilì il record di vittorie esterne consecutive per una neopromossa in Serie A, vincendo le prime 4 trasferte (Como-Empoli 0-2, Perugia-Empoli 1-3, Piacenza-Empoli 1-2 e, infine, Brescia-Empoli 0-2). Nello stesso anno un altro suo giocatore, l'attaccante Antonio Di Natale, riuscì ad esordire nella nazionale italiana, il 20 novembre 2002 nell'amichevole Italia-Turchia 1-1. Nell'anno successivo l'Empoli retrocesse in Serie B. Nel 2004-2005 venne però ripromosso in Serie A per la quarta volta una volta classificatosi secondo nel campionato di B e risultando primo dopo i processi legali per l'illecito sportivo del Genoa, retrocesso poi dalla A alla C1.

Massimiliano Cappellini, bandiera empolese a cavallo dei due millenni.

Nella stagione 2005-2006, dopo alcuni risultati negativi che condussero all'esonero di Mario Somma e all'ingaggio di Luigi Cagni, l'Empoli raggiunse la salvezza con diversi turni d'anticipo. In questo campionato l'attaccante Francesco Tavano segnò 19 reti (le stesse dell'anno precedente in Serie B), superando il record in singola stagione di Esposito (14 centri nel 1997-1998), mentre le sue 23 marcature complessive ne fanno il goleador principe della storia azzurra in A (Di Natale si era fermato a 18); All'indomani della sentenza di primo grado della CAF, legata allo scandalo del calcio italiano, l'Empoli avrebbe dovuto partecipare come terza squadra italiana alla Coppa UEFA 2006-2007, ma, non avendo mai chiesto la licenza UEFA per le Coppe europee, ed avendo inutilmente chiesto la procedura d'urgenza per ottenerla, non ne prese parte. Una successiva sentenza di secondo grado tolse parte dei punti di penalizzazione al Milan, il quale riscavalcò i toscani in classifica generale, estromettendoli senza più dubbio dal piazzamento per la UEFA.

Dall'avventura in Coppa UEFA alla retrocessione in Serie B

Nel campionato di Serie A 2006-2007 l'Empoli ha chiuso al settimo posto, realizzando 54 punti (record assoluto per la società toscana) e conquistando per la prima volta nella sua storia il diritto a partecipare alla Coppa UEFA. Sempre nella stagione 2006-2007 l'Empoli è riuscito a raggiungere i quarti di finale della Coppa Italia (altro traguardo storico per la società). La prima esperienza europea per la squadra toscana dura solo 2 partite. Luigi Cagni fa scendere in campo squadre rimaneggiate, con l'intento di mantenere i titolari riposati per il campionato. Nel 1º turno di Coppa UEFA l'Empoli affronta gli svizzeri dello Zurigo. Nell'andata al Castellani l'Empoli riesce a prevalere per 2-1, mentre nella partita di ritorno in Svizzera esce sconfitto dallo stadio Letzigrund con il punteggio di 3-0. A seguito di un negativo inizio in campionato e malgrado una vittoria a Milano contro il Milan, campione d'Europa in carica per 1-0, il presidente Fabrizio Corsi esonera l'allenatore Luigi Cagni e lo rimpiazza a fine novembre con Alberto Malesani. Cagni torna sulla panchina dell'Empoli il 31 marzo 2008, ma non riesce a risollevare le sorti della squadra. Nell'ultima giornata il pareggio del Catania contro la Roma per 1-1 rende inutile la vittoria sul Livorno poiché i toscani si ritrovano a un punto dietro i siciliani e a pari punti l'Empoli sarebbe salvo per via degli scontri diretti favorevoli. L'Empoli si classifica 18º in classifica e retrocede in Serie B.

Per la stagione di Serie B 2008-2009, dopo aver trascorso tre anni consecutivi nella massima serie, il presidente Corsi decide ingaggiare Silvio Baldini alla guida della squadra, con l'obiettivo di tornare subito in Serie A. L'inizio di campionato è discreto e la squadra rimane imbattuta fino alla nona giornata, ma da quel momento vi è un periodo di calo e la squadra subisce molte sconfitte tra cui l'inaspettato 0 a 3 interno nel derby col Pisa. Il presidente decide di dare fiducia a Baldini e la squadra riesce definitivamente a portarsi in zona play-off alla 33ª giornata grazie al successo per 2 a 1 in casa dell'Ancona con reti di Pozzi e Corvia. Da lì in poi rimane imbattuta fino alla fine del campionato, conquistando altre quattro vittorie e cinque pareggi. Si classifica 5º e nella doppia semifinale play-off incontra il Brescia per continuare a lottare per il ritorno nella massima serie. La gara di andata giocata al Castellani di Empoli finisce 1-1, con i padroni di casa in vantaggio con un gol di Lodi, poi raggiunti dal gol del pareggio di Baronio. Nella semifinale di ritorno, i toscani vengono sconfitti 3-0 (Zoboli, Vass e Rispoli) e devono così rinunciare ai sogni di gloria per il ritorno in Serie A.

Il 16 giugno 2009 viene chiamato sulla panchina dell'Empoli F.C. Salvatore Campilongo (ex allenatore dell'Avellino) che guiderà la squadra nel successivo campionato di Serie B. Nel campionato di Serie B 2009-2010 parte bene con una vittoria per 2-0 sul Piacenza, e con l'obiettivo dichiarato dei play-off promozione. Ma durante tutto il campionato mantiene un rendimento altalenante viaggiando a metà classifica per gran parte del torneo. Il 23 aprile 2010 espugna il difficile campo del Cesena candidato alla Serie A, vincendo 3-2 in rimonta e tornando così a sperare nella promozione. Ma vi seguiranno quattro sconfitte consecutive e un pareggio che faranno scivolare la squadra dal settimo al decimo posto, in cui terminerà la stagione. Nota positiva in questa stagione le 27 reti di Eder e il titolo di capocannoniere.

Gli anni duemiladieci

Massimo Maccarone, secondo migliore marcatore della storia azzurra con 102 gol in 280 gare, e primo calciatore empolese convocato in nazionale maggiore

Il 6 giugno 2010 il presidente Corsi affida la squadra ad Alfredo Aglietti proveniente dalla primavera della Sampdoria, che guiderà gli azzurri nella stagione 2010-2011. Gli azzurri, come nella stagione precedente, restano a ridosso della zona play-off, ma falliscono di nuovo l'obiettivo finendo noni. Confermato per la stagione 2011-2012, Aglietti viene esonerato il 2 ottobre 2011 dopo il 2-4 interno contro il Padova, quinta sconfitta nelle prime sette giornate. Al suo posto viene ingaggiato Giuseppe Pillon, tuttavia anch'egli è sollevato dall'incarico dopo nove partite con il misero bottino di 9 punti conquistati; a sostituirlo viene chiamato il 20 novembre Guido Carboni. Il 12 febbraio 2012 avviene un altro avvicendamento in panchina: Carboni è esonerato e sostituito dal rientrante Aglietti. Sotto la guida dell'allenatore aretino la squadra si classifica al diciottesimo posto ed è costretta a disputare i play-out contro il L.R. Vicenza diciannovesimo per evitare la retrocessione in Lega Pro Prima Divisione. Allo Stadio Menti finisce a reti bianche, così nella gara di ritorno al Castellani ai toscani basta un altro pareggio per salvarsi, grazie alla migliore posizione di classifica. Dopo aver subito due gol nel secondo tempo, la squadra di Aglietti riesce a pareggiare e al 94º minuto di gioco segna anche il gol della vittoria, guadagnando così la salvezza. Eroe della serata è stato il portiere Renato Dossena che ha parato un rigore decisivo al vicentino Michele Paolucci a pochi minuti dalla fine sul risultato di 2-2. Paolucci era stato l'autore di entrambi i gol del Vicenza che fino a quel momento condannavano l'Empoli alla Lega Pro.

Per la stagione 2012-2013 la squadra è stata affidata al tecnico Maurizio Sarri. Dopo un inizio di campionato a rilento, con gli azzurri relegati in zona retrocessione, la squadra ottiene una lunga serie di risultati positivi, proponendosi come validi candidati alla disputa dei play-off. In questa stagione emergono elementi come Francesco Tavano e Massimo Maccarone, ma anche i più giovani Riccardo Saponara e Elseid Hysaj. Alla fine della stagione si qualifica ai play-off in cui perde la finale con il Livorno (1-1 in casa e 0-1 a Livorno), dopo avere superato il Novara (1-1, 4-1) in semifinale.

Nella stagione successiva l'Empoli ottiene il secondo posto in classifica, dietro il Palermo stravincitore del campionato, e la promozione diretta in Serie A, tornando nella massima serie dopo 6 stagioni dall'ultima apparizione. La gara decisiva è stata l'ultima di campionato disputata il 30 maggio in cui gli azzurri hanno vinto sul Pescara per 2-0.

Nella stagione 2014-2015 l'Empoli, guidato sempre da Maurizio Sarri, ottiene la salvezza grazie ad un gioco divertente e spumeggiante che valorizzerà giocatori come Daniele Rugani, Lorenzo Tonelli e Mirko Valdifiori. A fine stagione il trainer napoletano passa al Napoli e nell'anno 2015-2016 l'Empoli, sotto la guida di Marco Giampaolo (allenatore subentrato a Sarri), ottiene la permanenza matematica con 3 giornate di anticipo e raggiungerà un buon 10º posto in classifica, tornando anche a vincere, il 10 aprile 2016, il derby dell'Arno contro i rivali della Fiorentina con le reti di Pucciarelli e Zieliński, 19 anni dopo l'ultima vittoria, e 30 anni dopo l'ultimo successo al Castellani contro i viola.

Per l'annata 2016-2017, in seguito all'addio di Giampaolo, viene scelto il vice ed ex bandiera Giovanni Martusciello. Con lui gli empolesi sembrano essere virtualmente di nuovo in zona salvezza, tuttavia, complice una clamorosa rimonta del Crotone, retrocedono in Serie B all'ultima giornata, dopo aver perso il match contro il Palermo già retrocesso, retrocedendo dunque assieme ai palermitani (con quest'ultimi rispettivamente dopo tre anni a testa in massima serie) e al Pescara.

Alla fine, nell'estate seguente è esonerato Martusciello e la guida tecnica è affidata a Vincenzo Vivarini. La squadra, lo staff tecnico e societario vengono pesantemente rinnovati e la compagine che si presenta al via del nuovo campionato di B è quasi del tutto nuova rispetto all'anno precedente. Nel mercato estivo l'Empoli conclude degli acquisti molto importanti per la categoria, tra cui quello dell'attaccante Francesco Caputo dall'Entella, tra i bomber più forti della categoria. La società dichiara apertamente di voler tornare subito in Serie A. Nonostante un buon avvio di stagione, che vede l'Empoli nelle prime posizioni della classifica, dopo 19 giornate l'allenatore Vivarini è sollevato dall'incarico. La dirigenza, che vede nella squadra maggiore potenziale di quello realmente espresso, si affida ad Aurelio Andreazzoli uomo da sempre molto legato a Luciano Spalletti, con cui ha lavorato fianco a fianco a Udine e Roma. Con il nuovo tecnico la squadra scala rapidamente la classifica, giungendo alla posizione di vertice e risultando, giornata dopo giornata, la più seria pretendente alla vittoria del campionato. Il 28 aprile 2018, dopo la partita Empoli-Novara, la squadra toscana ottiene il primo posto in Serie B, tornando così in Serie A dopo una stagione.

La stagione 2018-2019 si apre con la vittoria casalinga contro il Cagliari, cui però fanno seguito dieci partite senza vittoria (sette sconfitte e tre pareggi). Il 5 novembre 2018 Andreazzoli è esonerato. Al suo posto viene ingaggiato Giuseppe Iachini ma la squadra continua ad avere un andamento altalenante che la continua a mantenere nelle zone basse della classifica infatti il 13 marzo 2019 viene richiamato Andreazzoli. Con il ritorno del tecnico la squadra ritorna a lottare per non retrocedere fino all'ultima giornata dove però non riesce ad evitare la retrocessione in Serie B dopo la sconfitta per 2-1 a Milano con l'Inter. Tornata in cadetteria, conclude la stagione 2019-2020 al settimo posto conquistando un posto nei play-off poi persi nel turno preliminare.

Gli anni duemilaventi

Nella stagione successiva gli empolesi, allenati dal nuovo tecnico Alessio Dionisi, conquistano la loro settima promozione in Serie A, al termine di un campionato condotto saldamente in testa alla classifica tornando così nella massima serie dopo due stagioni d'assenza. Nonostante la promozione, Alessio Dionisi lascia l'Empoli per accasarsi al Sassuolo e in panchina torna ancora una volta Aurelio Andreazzoli. Il 28 agosto 2021, al suo ritorno in Serie A, riesce nell’impresa di battere la Juventus all’Allianz Stadium, imponendosi per 1-0 con un gol di Leonardo Mancuso. Si tratta di una rete storica, perché l'Empoli non aveva mai vinto prima con la Juventus in trasferta in serie A. Gli azzurri si impongono come una delle sorprese di inizio campionato, tanto da portarsi a 3 punti dalla zona Champions a fine ottobre, ma il rendimento dopo la sosta nazionali sarà discontinuo, anche se gli uomini di Andreazzoli non saranno mai seriamente a rischio retrocessione, terminando la stagione quattordicesimi con 41 punti. L'attaccante in prestito dall'Inter Andrea Pinamonti, inoltre, realizzerà 13 reti laureandosi capocanonniere. Da ricordare nella stagione anche una clamorosa vittoria contro il Napoli di Luciano Spalletti al Castellani, in cui l'Empoli in svantaggio per 2-0 a 10 minuti dalla fine della partita riesce a ribaltare il risultato 3-2 portando a casa tre punti fondamentali che chiudono il discorso salvezza.

L'anno successivo - stagione 2022-2023 - la squadra viene affidata al nuovo tecnico Paolo Zanetti, reduce da un campionato al Venezia terminato con la retrocessione in serie B. La squadra raggiunge ancora la salvezza grazie al pareggio 1-1 contro la Sampdoria del 15 maggio 2023.

Cronistoria

Cronistoria dell'Empoli Football Club
  • 1920 - Fondazione del Football Club Empoli e della sezione calcio dell'Unione Sportiva Empolese che successivamente confluisce nel sodalizio.
  • 1921-1922 - Partecipa al girone A della Promozione Toscana, ma successivamente rinuncia per problemi economici, scegliendo di iscriversi in Terza Categoria. 2º nel girone A della Toscana.
  • 1922-1923 - 2º nel girone A della Terza Divisione Toscana. 3º nel girone finale dopo aver vinto lo spareggio.
  • 1923-1924 - 3º nel girone A della Terza Divisione Toscana.
  • 1924-1925 - 5º nel girone A della Terza Divisione Toscana.
  • 1925-1926 - 2º nel girone B della Terza Divisione Toscana.
  • 1926-1927 - 1º nel girone A della Terza Divisione Toscana. 4º nel girone G delle finali del Nord. Ammesso in Seconda Divisione per riforma dei tornei.
  • 1927-1928 - 4º nel girone C della Seconda Divisione Nord. A fine stagione, rifiuta di iscriversi in Prima Divisione e viene conseguentemente declassato nel proprio torneo.
  • 1928-1929 - 1º nel girone G della Seconda Divisione Nord. Promosso in Prima Divisione.
  • 1929-1930 - 10º nel girone A della Prima Divisione.
  • 1930-1931 - 12º nel girone B della Prima Divisione. Nel mese di settembre 1931, la società assume la denominazione di Associazione Sportiva Fascista Empoli.
  • 1931-1932 - 4º nel girone D della Prima Divisione.
  • 1932-1933 - 8º nel girone F della Prima Divisione.
  • 1933-1934 - 12º nel girone F della Prima Divisione.
  • 1934-1935 - 4º nel girone F della Prima Divisione. Ammesso nella nuova Serie C.
  • 1935-1936 - La squadra si ritira alla nona giornata del girone C della Serie C, venendo radiata dai ruoli federali. Successivamente vengono riconosciuti motivi dovuti a cause di forza maggiore, perciò le viene assegnato l'ultimo posto in classifica, con conseguente retrocessione nella Prima Divisione del Direttorio VIII Zona (Toscana). Nel mese di settembre 1936, il club assume la denominazione di Dopolavoro Empolese.
Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1936-1937 - 1º nel girone A della Prima Divisione Toscana. 4º nelle finali regionali. Ammesso in Serie C a seguito del condono dei problemi dell’anno precedente.
  • 1937-1938 - 9º nel girone D della Serie C. Nel mese di agosto 1938, il sodalizio assume la denominazione di Dopolavoro Interaziendale Italo Gambacciani Sezione Calcio.
Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Turno di qualificazione di Coppa Italia.
  • 1940-1941 - 13º nel girone E della Serie C. Nel mese di settembre 1941, il club assume la denominazione di Associazione Calcio Empoli.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno della Coppa Aldo Fiorini.

2º nel girone I della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 14 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 16 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 17 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
3º nel girone 15 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
3º nel girone 4 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 15 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
2º nel girone M della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
6º nel girone 4 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
  • 1988-1989 - 17º in Serie B dopo aver perso lo spareggio. Retrocesso in Serie C1.
5º nel girone 5 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-1996 - 3º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Vince la Coppa Italia Serie C (1º titolo).
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
2º nel girone 3 della fase a gironi di Coppa Italia.
2º nel girone 2 della fase a gironi di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
4º nel girone 1 della fase a gironi di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Trentaduesimi di Coppa Italia.
Trentaduesimi di Coppa Italia.

Colori e simboli

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Divisa nel periodo 1940-1943

Colori

Il colore dell'Empoli è l'azzurro, la divisa primaria è costituita da maglia, pantaloncini e calzettoni azzurri con decorazioni bianche.[16]

Durante il periodo 1920-1921 l'Empoli indossa per l'unica volta nella sua storia una divisa casalinga formata da maglia e calzettoni rossi e pantaloncini neri, mentre durante il periodo fascista, il nero è presente nella divisa empolese, prima nei calzettoni e nei calzoncini, in seguito anche nella maglia, caratterizzata questa da una fascia orizzontale centrale azzurra; nel 1947 la divisa è invece costituita da maglia e calzoncini gialli e calzettoni neri.[17]

In seguito alla seconda guerra mondiale la divisa primaria dell'Empoli varia un completo prettamente azzurro con decorazioni bianche a uno con le colorazioni invertite, assestandosi infine alla prima tipologia di colorazione.[17]

Simboli ufficiali

Stemma

Lo stemma originale dell'Empoli è costituito da due cerchi concentrici (quello più grande e esterno è azzurro, con la scritta "Empoli F.B. Club" e un rombo in basso bianchi, quello più piccolo e interno bianco), all'interno dei quali è presente uno scudo azzurro con le scritte E, F e C in bianco sovrapposte.[17] Segue uno stemma pentagonale bianco con un sottile contorno azzurro, all'interno del quale è presente la scritta PNF (in riferimento al Partito Nazionale Fascista) e un fascio littorio.[17] Successivamente, viene utilizzato uno stemma costituito da uno scudo francese antico azzurro, in alto la scritta "Empoli F.C." in bianco e sotto una riproduzione stilizzata della pieve di Sant'Andrea sempre color bianco; nel corso degli anni si hanno variazioni di quello stemma, invertendo per esempio in bianco con l'azzurro o sostituendo il bianco con il giallo.[17]

Dalla stagione 1983-1984 per tutti gli anni 1980 si ha una parentesi con uno stemma costituito da uno scudo spagnolo bianco, con all'interno una fascia azzurra a sinistra con all'interno un cerchio bianco contenente l'anno di fondazione, il 1920, un asino alato nero al centro, oltre che la scritta in azzurro "Empoli FC" (lo stemma verrà sostituito negli anni 1990, anni 2000 e nei primi anni 2010 da quello precedente).[17]

L'attuale stemma, in uso dal 2013-2014, è un restyling di quello originale, del quale rimane solamente lo scudo azzurro e le lettere E, F e C in bianco, inoltre è presente in alto la scritta in bianco "Empoli F.C." e l'anno di fondazione, che appare più piccolo di prima.[16]

In occasione del suo centenario, allo stesso tempo del Sassuolo, l'Empoli cambia di nuovo logo: la scritta "Empoli F.C." rimane, ma sul lato superiore c'è una striscia in argento che mostra l'anno di fondazione e quello del centenario, il colore blu è più scuro e ritorna la pieve di Sant'Andrea sotto le lettere E, F e C, seppure solo sotto forma di sagoma di colore blu notte.

Passata la stagione del centenario, l'Empoli cambia nuovamente logo: lo stemma del logo, l’acronimo E F C e la scritta EMPOLI F.C. rimangono, ma i colori sono più chiari e con effetti di luce al centro e il font è più attuale. L'anno di nascita del club rimane sempre sulla punta inferiore come nel logo pre-centenario.[18]

  • Il logo storico usato fino alla stagione 2012-2013
    Il logo storico usato fino alla stagione 2012-2013
  • Logo utilizzato dalla stagione 2013-2014 alla stagione 2019-2020
    Logo utilizzato dalla stagione 2013-2014 alla stagione 2019-2020
  • Logo utilizzato nella stagione 2020-2021 in occasione del centenario del club
    Logo utilizzato nella stagione 2020-2021 in occasione del centenario del club
  • Logo in uso dal 2021
    Logo in uso dal 2021

Inno

L'inno ufficiale dell'Empoli dal 2018 è La tua squadra del cuore, composto da Andrea Maestrelli è entrato subito nei cuori Empolesi.

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Carlo Castellani.
La Maratona del Castellani

L'Empoli disputa i propri incontri casalinghi al Castellani-Computer Gross arena, costruito nel 1936 e denominato inizialmente "Stadio comunale di Empoli".[19] Nel secondo dopoguerra venne intitolato a Carlo Castellani, giocatore nato nella vicina Montelupo Fiorentino, morto prematuramente dopo la deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen.[19] Ed anche alla Computer Gross che grazie allo sponsor si è inserito nel nome dello stadio. Gli azzurri giocano nello stadio fino al 1965, in seguito viene costruito un nuovo impianto con la medesima denominazione;[19] la struttura del nuovo stadio è costituita da una tribuna coperta con 4 000 posti disponibili, e dalla promozione in Serie A del 1986 c'è l'aggiunta delle curve Nord (ampliata nel 1997 insieme al Parterre) e Sud.[19] Sono presenti due campi dal calcio, nella sottotribuna sono presenti spogliatoi e palestre.[19]

Centro di allenamento

Lo stesso argomento in dettaglio: Centro sportivo Monteboro.

Gli allenamenti della prima squadra empolese e del suo settore giovanile, si svolgono presso il "Centro Sportivo Monteboro": l'impianto è situato fra le colline empolesi, la struttura si sviluppa entro un ampio perimetro. I locali che ospitano gli uffici e gli spogliatoi sono ricavati dalla ristrutturazione di vecchi edifici tipici della campagna toscana. Il centro è caratterizzato dalla presenza di una serie di terreni di gioco in erba sintetica di ultima generazione, e ospita anche bar e palestre. Inoltre, qui hanno sede gli uffici amministrativi della società e una foresteria destinata ad ospitare i ragazzi non provenienti dal comprensorio empolese.[20][21]

Società

Nell'agosto 1920 nacquero due associazioni cittadine dedite al gioco del calcio, il "Football Club Empoli" e la sezione calcistica dell'"Unione Sportiva Empolese", con quest'ultima che confluì quasi subito nel primo sodalizio, che nei decenni successivi cambiò più volte denominazione (nel 1931 "Associazione Sportiva Fascista Empoli", nel 1936 "Dopolavoro Empolese", nel 1938 "Dopolavoro Interaziendale Italo Gambacciani Sezione Calcio", nel 1941 "Associazione Calcio Empoli")[22] per ritornare nel 1943 al nome originario; nel 1968 l'associazione divenne una società per azioni[23] mantenendo la stessa ragione sociale.[22]

La società, avente sede legale in via di Pianezzoli 87 a Empoli (FI)[23] e iscritta alla Camera di Commercio di Firenze,[23] risulta avere, al 2024, 156 dipendenti e un capitale sociale di 1 040 000 euro.[23]

Dal 31 maggio 1991 il club è controllato dall'imprenditore italiano Fabrizio Corsi.[24][25] Questo controllo di Corsi sull'Empoli è esercitato in qualità maggiore azionista unico, poiché proprietario a titolo personale del 48,90% del capitale del club azzurro.[26] Il rimanente capitale azionario del 51,10%, è detenuto da Immobiliare Calcinaia (7,75%), da Immobiliare Ciari (7,53%), da Aldo Lolli (1,50%) e da altri piccoli azionisti.[26]

La società azzurra non possiede, al 2023, società controllate o collegate.

Organigramma societario

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Dirigenti dell'Empoli F.C..

Il governo societario dell'Empoli Football Club S.p.A., al 2023, prevede un sistema tradizionale formato dall'assemblea degli azionisti, dal consiglio di amministrazione (CdA) e dal collegio sindacale.[27] Il CdA, rinnovato il 30 novembre 2022,[28] è composto da tre membri, nominati dall'assemblea degli azionisti e tutti indicati dalla famiglia Corsi a cui è riferibile la proprietà della società; Fabrizio Corsi ricopre la carica di presidente del consiglio di amministrazione,[28] assunta nel 1991 con l'acquisto del club,[29] mentre la figlia Rebecca è amministratore delegato, di nuova nomina.[28] Il collegio sindacale è composto da tre membri, sempre indicati dalla famiglia Corsi.[30]

Aggiornato al 4 ottobre 2023.[30]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Fabrizio Corsi - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Rebecca Corsi - Vicepresidente e amministratore delegato
  • Bandiera dell'Italia Gianmarco Lupi - Direttore operativo e commerciale
  • Bandiera dell'Italia Cristiano Baldini - Collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Pier Giovanni Baldini - Collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Aldo Lolli - Collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Pietro Accardi - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Stefano Calistri - Segretario generale
  • Bandiera dell'Italia Graziano Billocci - Segretario sportivo
  • Bandiera dell'Italia Simone Giunti - Team Manager
  • Bandiera dell'Italia Massimiliano Cappellini - Responsabile scouting
  • Bandiera dell'Italia Federico Bargagna - Responsabile settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Matteo Silvestri - Responsabile area tecnica settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Tommaso Dalle Donne - Responsabile attività di base
  • Bandiera dell'Italia Filippo Lupi - Responsabile Progetto Affiliate
  • Bandiera dell'Italia Alessio Vignoli - Segretario settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Luca Casamonti - Addetto stampa e social media manager
  • Bandiera dell'Italia Lorenzo Boldrini - Responsabile ufficio commerciale
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Federico - Account manager
  • Bandiera dell'Italia Marco Patrinostro - Supporter liaison officer
  • Bandiera dell'Italia Francesco Assirelli - Responsabile biglietteria
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Spazzoni - Delegato gestione evento

Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor dell'Empoli.[17]

Cronologia degli sponsor tecnici
  • 1920-1983 Non presente
  • 1983-1995 Adidas
  • 1995-2003 Erreà
  • 2003-2012 Asics
  • 2012-2015 Royal Sport
  • 2015-2018 Joma
  • 2018- Kappa
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1920-1982 Non presente
  • 1982-1983 Roger Kelly Pneumatici
  • 1983-2004 Sammontana
  • 2004-2005 Computer Gross
  • 2005-2007 Frutta/Computer Gross
  • 2007-2009 Navigare/Computer Gross
  • 2009-2010 Limonta Sport, Computer Gross
  • 2010-2015 NGM Mobile, Computer Gross
  • 2015-2017 Gensan, Computer Gross, Giletti Filati
  • 2017-2020 Computer Gross, Sammontana (casa), Massimo Logli (trasferta), Giletti Filati (retro), Tenute Piccini (manica)
  • 2020-2021 Computer Gross, Sammontana (casa), Massimo Logli (trasferta), Pediatrica (retro), Inpa (manica)
  • 2021-2023 Computer Gross, Sammontana (casa), Saint-Gobain (trasferta), Pediatrica (retro), Contrader (manica)
  • 2023 Computer Gross, Saint-Gobain, Pediatrica (retro), Sammontana (manica)

Impegno nel sociale

L'Empoli è attivo nel campo sociale e umanitario. Nell'agosto 2014 insieme ad altri enti, partecipa all'Ice Bucket Challenge, aiutando la raccolta fondi per la ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica.[31] Nello stesso anno, gli azzurri partecipano all'iniziatva "Un Gol per la Ricerca" sostenuta dall'AIRC, incentivando le donazione per la ricerca sul cancro.[32]

Settore giovanile

Alessandro Birindelli

Il settore giovanile dell'Empoli è formato da quattro squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali), due partecipanti a livello regionale (Giovanissimi e Giovanissimi B Regionali) e due a livello provinciale (Giovanissimi Provinciali ed Esordienti B Provinciali), oltre a una rappresentativa di Pulcini.[33]

Tra i tornei vinti si ricordano la Scirea Cup nel 2007, un Torneo di Viareggio nel 2000 e due titoli del Campionato Primavera, conquistati rispettivamente nel 1999 e nel 2021.[34] Nel 2014, il settore giovanile dell'Empoli è stato anche inserito tra i migliori 40 settori giovanili del mondo e, più in generale, ha rappresentato il punto di partenza della carriera di futuri professionisti di successo come Antonio Di Natale, Alessandro Birindelli, Davide Moro, Lorenzo Tonelli, Manuel Pucciarelli, Elseid Hysaj, Daniele Rugani, Assane Dioussé, Samuele Ricci e Kristjan Asllani.[21][35]

Sezione femminile

Lo stesso argomento in dettaglio: Empoli Ladies FBC.

Nell'estate 2016, la società decide di istituire una sua sezione femminile, rilevando matricola e titolo sportivo del Castelfranco, ma lasciando la precedente dirigenza (il presidente Valerio Bachi, con Alessandro Pistolesi come suo vice ed allenatore) per iscrivere in sua vece la squadra, denominata Empoli Ladies FBC, alla stagione entrante del campionato di Serie B. Iscritta nel girone A, al suo primo campionato la neonata squadra riesce subito a conquistare la prima posizione in classifica, superando la Novese, con cui aveva condiviso la parte alta del girone per tutta la durata del torneo.

Nonostante la sua breve storia, nel corso degli anni la società ha consolidato la sua presenza nella massima serie femminile, e al momento gode di un sesto posto nella stagione 2020-2021 come miglior piazzamento di sempre.

Dopo la salvezza con il nono posto nella stagione 2021-2022 e una semifinale di Coppa Italia Femminile, l'Empoli Ladies FBC viene venduta al Parma Calcio 1913, cambiando denominazione in Parma Calcio 2022, rimanendo attiva col settore giovanile.

Diffusione nella cultura di massa

L'Empoli, nonostante non sia una delle storiche "provinciali" della penisola, è presente in alcune opere della cultura italiana. In ambito cinematografico il club azzurro è citato nel film Sharm el Sheikh - Un'estate indimenticabile (2010) di Ugo Fabrizio Giordani, nel quale Giorgio Panariello interpreta il ruolo di presidente dell'Empoli.[36]

Allenatori e presidenti

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'Empoli F.C..

Di seguito l'elenco di allenatori e presidenti dell'Empoli dall'anno di fondazione a oggi.

Allenatori
Presidenti
  • 1920 Bandiera dell'Italia Dino Brogi
  • 1920-1921 Bandiera dell'Italia Dino Mazzoni
  • 1921-1923 Bandiera dell'Italia Parigi Innocenti
  • 1923-1924 Bandiera dell'Italia Giuseppe Ricci Bardsky
    Bandiera dell'Italia Parigi Innocenti
    Bandiera dell'Italia Gino Montepagani
  • 1924-1925 Bandiera dell'Italia Parigi Innocenti
  • 1925-1926 Bandiera dell'Italia Tullio Mazzantini
  • 1926-1927 Bandiera dell'Italia Tullio Mazzantini
    Bandiera dell'Italia Antonio Del Vivo
  • 1927-1929 Bandiera dell'Italia Vitruvio Cinelli
  • 1929-1930 Bandiera dell'Italia Vitruvio Cinelli
    Bandiera dell'Italia Anchise Noccioli
  • 1930-1931 Bandiera dell'Italia Dino Salvadori
  • 1931-1933 Bandiera dell'Italia Vieri Valtancoli
  • 1933-1936 Bandiera dell'Italia Onorio Onori
  • 1936-1938 Bandiera dell'Italia Antonio Del Vivo
  • 1938-1939 Bandiera dell'Italia Fernando Codeluppi
  • 1939-1940 Bandiera dell'Italia Martino Masoni[41]
  • 1940-1941 Bandiera dell'Italia Ugo Pagnani
  • 1941-1943 Bandiera dell'Italia Gino Cavallini
  • 1944-1945 Bandiera dell'Italia Lido Violanti
  • 1945-1946 Bandiera dell'Italia Primo Castellani
  • 1946-1948 Bandiera dell'Italia Carlo Rigatti
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Carlo Rigatti
    Bandiera dell'Italia Carlo Del Vivo
    Bandiera dell'Italia Carlo Palagini
  • 1949-1955 Bandiera dell'Italia Carlo Rigatti
  • 1955-1956 Comitato di Reggenza
    Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1956-1957 Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1957-1958 Bandiera dell'Italia Orfeo Fiorini[41]
    Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1958-1960 Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1960-1961 Bandiera dell'Italia Remo Masoni[41]
    Bandiera dell'Italia Dino Mugnaini
  • 1961-1967 Bandiera dell'Italia Dino Mugnaini
  • 1967-1979 Bandiera dell'Italia Renzo Bagnoli
  • 1979-1982 Bandiera dell'Italia Ardelio Santini
  • 1982-1984 Bandiera dell'Italia Salvadore Comunale
  • 1984-1986 Bandiera dell'Italia Giovanni Pinzani
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Brizio Grazzini
  • 1987-1988 Bandiera dell'Italia Brizio Grazzini
    Bandiera dell'Italia Silvano Bini
  • 1988-1989 Bandiera dell'Italia Silvano Bini
  • 1989-1991 Bandiera dell'Italia Pietro Allegri
  • 1991- Bandiera dell'Italia Fabrizio Corsi

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'Empoli F.C..

Contributo alle Nazionali

Il giocatore dell'Empoli con il maggior numero di presenze è Antonio Di Natale con 4 presenze e anche un gol all'attivo con l'Italia;[42] segue Massimo Maccarone con 2 presenze.[43] Nella stagione 2014-2015 il C.T. Antonio Conte ha inoltre convocato in nazionale maggiore Daniele Rugani (senza tuttavia farlo esordire) e Mirko Valdifiori, schierato titolare all'esordio in Italia-Inghilterra del 31 marzo 2015 terminata per 1 a 1.

In più c'è da dire che nell'Empoli hanno debuttato molti giocatori d’eccellente caratura; esempi di questi giocatori possono essere: Antonio Di Natale, Claudio Marchisio, Ignazio Abate, Sebastian Giovinco, Eder ed altri.

Palmarès

Competizioni giovanili

1998-1999, 2020-2021
1991-1992
2000
1994, 1998, 1999, 2004, 2008[44]
1994, 1998, 2001, 2014
2007
2011
2019
2010, 2012, 2014, 2017

Altre competizioni

2004-2005, 2017-2018, 2020-2021
1995-1996
1982-1983 (girone B)
1960-1961 (girone A), 1962-1963 (girone D)

Statistiche e record

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell'Empoli Football Club.

Partecipazione ai campionati

Di seguito una tabella raffigurante la partecipazione dell'Empoli ai campionati di calcio organizzati su base nazionale.[3]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 16 1986-1987 2023-2024 16
Serie B 22 1946-1947 2020-2021 22
Seconda Divisione 2 1927-1928 1928-1929 50
Prima Divisione 6 1929-1930 1934-1935
Serie C 30 1935-1936 1977-1978
Serie C1 12 1978-1979 1995-1996
Terza Divisione 1 1926-1927 7
IV Serie 3 1956-1957 1958-1959
Serie D 3 1959-1960 1962-1963

Statistiche di squadra

L'Empoli esordisce nel girone A del campionato di Promozione toscana nel 1921. La stagione 2020-2021 è la sua 91ª stagione sportiva nazionale.[5] Nel 1927 entra per la prima volta nel calcio nazionale italiano, disputando le finali interregionali della Terza Divisione che lo proiettarono in Seconda Divisione, l'allora terzo livello, nell'allora Direttorio Divisioni Inferiori Nord, l'antenato dell'odierna Lega Pro.[5] Dopo l'istituzione del girone unico nel 1929, l'Empoli gioca 13 edizioni della Serie A, 22 della Serie B, 42 di Serie C e C1, 6 di Prima Divisione e 6 di IV Serie e Serie D.[3]

Nel corso dei 13 campionati di A, l'Empoli ottiene il suo miglior piazzamento, ovvero il settimo posto, nel 2006-2007,[4] mentre il peggior piazzamento sul campo in massima serie è il 18º posto dei campionati 1998-1999[45] e 2007-2008.[4] L'Empoli è la trentaseiesima squadra con la miglior tradizione sportiva in Italia e la quarantesima che ha totalizzato il maggior numero di punti nella storia del campionato di Serie A.[46] Per quanto riguarda le competizioni internazionali, l'Empoli annovera una partecipazione alla Coppa Uefa, edizione 2007-2008, nella quale viene eliminato al primo turno, con un bilancio complessivo di una vittoria, una sconfitta, due reti realizzate e quattro subite.[4]

Il 19 dicembre 2015 l'Empoli totalizza il record di successi consecutivi nella storia del club in Serie A, con ben 4 vittorie di fila, cosa mai avvenuta al club toscano in Serie A.[47]

Statistiche individuali

Francesco Tavano, miglior marcatore della storia dell'Empoli con 120 gol in 311 gare

Il miglior marcatore di sempre della storia dell'Empoli è l'attaccante Francesco Tavano: in maglia azzurra ha quasi 300 presenze e oltre 115 reti distribuite in due periodi diversi: dal 2001 al 2006 e dal 2011 al 2015. Il 3 dicembre 2011, con il gol segnato contro l'Ascoli, scavalca Carlo Castellani (calciatore) nella classifica dei migliori marcatori in maglia azzurra, diventando il calciatore più prolifico di sempre della società toscana.[48]

Secondo miglior marcatore di sempre è Massimo Maccarone, che dal 2000 al 2001 e a dal gennaio 2012 al 2017 colleziona quasi 200 gettoni di presenza in maglia azzurra e più di 100 reti tra partite di campionato e di coppa. Il gol messo a segno contro il Lanciano nel novembre 2013 permette all'attaccante di scavalcare Carlo Castellani nella classifica cannonieri azzurra.[49] Maccarone è però il miglior marcatore empolese relativamente alla Serie A con 27 gol.

Fino alla fine del 2011 il record di reti segnate con la maglia dell'Empoli spetta a Carlo Castellani, forte di 61 marcature in 145 presenze, realizzate dal 1926 al 1930 e dal 1934 al 1939.[50] Inoltre detiene il record del maggior numero di reti segnate in una singola partita da un giocatore dell'Empoli: il match in questione è datato 6 gennaio, durante la gara valevole per il decimo turno del campionato di Seconda Divisione 1928-1929 nel quale Castellani realizza 5 reti contro il Gruppo Officine San Giorgio di Pistoia.[50]

Il giocatore più presente di sempre in Serie A è Antonio Buscè, che in 5 stagioni disputate in massima serie con la maglia empolese conquista 164 presenze.[51] Per quanto riguarda le coppe europee, la prima rete della storia dell'Empoli è realizzata dal difensore Felice Piccolo, il record di presenze spetta invece a Luca Antonini, Davide Bassi, Felice Piccolo, Ignazio Abate, Rincón, Claudio Marchisio, Rey Volpato e Lino Marzorati, tutti quanti con due partite disputate (dati si riferiscono alla Coppa UEFA 2007-2008).[4]

Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori dell'Empoli dall'anno di fondazione a oggi, comprese anche le partite di coppa.

In grassetto i calciatori ancora in attività con la maglia dell'Empoli.

Dati aggiornati al 24 gennaio 2024.

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria

Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate in sondaggi e ricerche di mercato, la StageUp e la Ipsos, al 2023 la squadra può contare in Italia su un seguito stimato in circa 58 000 tifosi,[52] un dato in crescita rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti.[53][54]

La tifoseria azzurra contribuisce ad una percentuale di riempimento dello Stadio Carlo Castellani, durante le gare casalinghe dell'Empoli, pari al 63,74% nella stagione 2023-2024.[55] La migliore media di pubblico stagionale per la squadra, in campionato, fu registrata nell'annata 1998-1999, quando vi fu una presenza media di 11 358 spettatori per gara.[56] I tifosi empolesi hanno invece fatto segnare il primato di abbonamenti stagionali in campionato per il club, acquistando 6 740 tessere, nella stagione 2015-2016.[57]

Il record assoluto di spettatori per un incontro casalingo del club fu registrato il 25 gennaio 1998, per Empoli-Inter, con 19 720 paganti allo Stadio Carlo Castellani di Empoli.[58]

Storia

Il gruppo ultras dei Rangers negli anni ottanta.

L'Empoli ha una tifoseria organizzata che staziona nella maratona inferiore del Castellani, nel settore intitolato alla memoria di Emiliano Del Rosso, ultras empolese prematuramente scomparso nel 2004 a causa di un incidente stradale.[59]

I pionieri del tifo e del mondo ultras empolese sono i Rangers 1976 che originariamente appaiono allo stadio come Empoli Club Rangers esattamente il 14 novembre 1976 durante la partita interna contro l'Olbia nel girone B della Serie C1.[60] Questo gruppo si scioglie nel 2012 per dissapori nati in curva legati al tema della tessera del tifoso, le redini del tifo azzurro sono, però già dagli anni '80 i Desperados 1983.[60] Nel 2014 nasce il gruppo Blue Generation Empoli, che nel 2021, comunica il proprio scioglimento.[61] Nell'agosto 2022 nasce il gruppo Ultras Empoli, dall'unione dei gruppi precedenti Young Ultras Empoli e Ultras Casuals Empoli.[62]

Inoltre dal 2017 sono nati gruppi di giovani, delle scuole calcio empolesi (Avane, Ponzano) sotto un unico striscione "Ultrassini Empoli Giovani 2017".[63]

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Toscana.

I tifosi dell'Empoli sono storicamente gemellati con il Parma dal 25 novembre 1984; con il Montevarchi, a partire dal 12 giugno 1988, in occasione degli spareggi promozione della Serie C2 1987-1988 (disputati ad Empoli), con il [Fasano Calcio] ed, infine, con il Crotone, dalla stagione calcistica 2004-2005 (anche se il rapporto di amicizia tra le due tifoserie è iniziato nel 2000).[64][65][66][67]

Nel febbraio 2023, i tifosi dell'Empoli hanno celebrato un nuovo gemellaggio, quello con i tedeschi del Bayern Monaco, dopo un periodo di stima e amicizia iniziato nel 2014[68], in occasione della partita di Champions League tra Roma e Bayern Monaco, ternminata 1-7 il giorno 21 ottobre, dove un piccolo gruppo di tifosi toscani si era unito ai bavaresi. Si tratta di un gemellaggio con il gruppo Scickeria, uno dei principali della curva bavarese.[69] [70]

La tifoseria dell'Empoli è legata amichevolmente con il gruppo dei tifosi perugini degli "Ingrifati": amicizia suggellata anche dal gesto, nel dicembre 2014, da parte della tifoseria del Perugia di ricordare con uno striscione Emiliano Del Rosso, leader del gruppo ultrà dei "Desperados".[71]

Nel corso degli anni sono maturate delle accese rivalità tra i tifosi dell'Empoli e quelli di altre tifoserie (soprattutto toscane): attualmente la più sentita è quella con i tifosi della Fiorentina che impegna la compagine azzurra nel derby dell'Arno.[72] I rapporti sono tuttora tesi anche con i tifosi carpigiani e quelli del Sassuolo.[73][74]

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Empoli Football Club 2023-2024.

Rosa 2023-2024

Rosa aggiornata al 1 febbraio 2024.[75]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Italia P Samuele Perisan
2 Bandiera della Georgia D Saba Goglichidze
3 Bandiera dell'Italia D Giuseppe Pezzella
4 Bandiera della Polonia D Sebastian Walukiewicz
5 Bandiera dell'Italia C Alberto Grassi
7 Bandiera dell'Albania A Stiven Shpendi
8 Bandiera dell'Ucraina C Viktor Kovalenko
9 Bandiera dell'Italia A Francesco Caputo (vice-capitano)
10 Bandiera del Senegal A M'Baye Niang
11 Bandiera del Ghana A Emmanuel Gyasi
13 Bandiera della Nuova Zelanda D Liberato Cacace
16 Bandiera dell'Italia C Luca Belardinelli
17 Bandiera dell'Italia A Alberto Cerri
18 Bandiera della Romania C Răzvan Marin
N. Ruolo Calciatore
19 Bandiera della Polonia D Bartosz Bereszyński
20 Bandiera dell'Italia A Matteo Cancellieri
21 Bandiera dell'Italia C Jacopo Fazzini
23 Bandiera dell'Italia A Mattia Destro
24 Bandiera della Nigeria D Tyronne Ebuehi
25 Bandiera dell'Italia P Elia Caprile
27 Bandiera della Polonia C Szymon Żurkowski
28 Bandiera dell'Italia A Nicolò Cambiaghi
29 Bandiera del Marocco C Youssef Maleh
30 Bandiera dell'Italia C Simone Bastoni
33 Bandiera dell'Italia D Sebastiano Luperto (capitano)
34 Bandiera dell'Albania D Ardian Ismajli
99 Bandiera dell'Albania P Etrit Berisha
Bandiera dell'Italia D Lorenzo Tonelli

Staff tecnico

Aggiornato al 15 gennaio 2024.[76]

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Davide Nicola - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Simone Barone - Allenatore in seconda
  • Bandiera dell'Italia Stefano Bianconi - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Manuele Cacicia - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Sicignano - Preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Gabriele Stoppino - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Rocco Perrotta - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Andrea Vieri - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Paolo Giordani - Recupero infortunati
  • Bandiera dell'Italia Federico Barni - Match analyst
  • Bandiera dell'Italia Giampiero Pavone - Match analyst
Area sanitaria
  • Bandiera dell'Italia Luca Gatteschi - Responsabile sanitario
  • Bandiera dell'Italia Jacopo Giuliattini - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Anania - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Francesco Marino - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Claudio Patti - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Mirco Baldini - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Marta Pieraccioli - Nutrizionista
  • Bandiera dell'Italia Daniele Palla - Podologo
Magazzinieri
  • Bandiera dell'Italia Luca Batini - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Sauro Spera - Magazziniere

Note

  1. ^ All'epoca della militanza in Serie A, in provincia di Como,
  2. ^ In Serie A anche quando facente capo all'ex provincia di Forlì, oggi di Forlì-Cesena.
  3. ^ a b c Storia, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  4. ^ a b c d e 2000-2009, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  5. ^ a b c d e 1920-1929, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014).
  6. ^ In breve, in seguito alla riforma dei campionati voluta da Leandro Arpinati nel 1928, la Prima Divisione viene declassata da secondo a terzo livello del campionato, mentre la Seconda Divisione da terzo a quarto. Il primo livello, la Divisione Nazionale, viene sostituito dalle neonate Serie A, nuovo primo livello, e Serie B, secondo livello.
  7. ^ La storia dal 1930 al 1940, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  8. ^ Primo turno Coppa Italia 1935-36, su enciclopediadelcalcio.it. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  9. ^ La storia dal 1940 al 1950, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  10. ^ La storia dal 1950 al 1960, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  11. ^ La storia dal 1960 al 1970, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  12. ^ La storia dal 1970 al 1980, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  13. ^ a b La storia dal 1980 al 1989, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  14. ^ a b c La storia dal 1990 al 1999, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  15. ^ Renzo Carboncini, Tentata corruzione: Samp Empoli è un giallo, su archiviostorico.corriere.it, archiviostorico.corriere.it, 26 ottobre 1998. URL consultato il 29 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2013).
  16. ^ a b Matteo Perri, Le maglie dell'Empoli 2013-2014 di Royal con il nuovo stemma ufficiale, su passionemaglie.it, 31 luglio 2013. URL consultato il 7 novembre 2014.
  17. ^ a b c d e f g Come una seconda pelle – Empoli, su passionemaglie.it, 20 giugno 2011. URL consultato il 6 novembre 2014.
  18. ^ Un nuovo logo per l’Empoli Football Club, su Empoli FC, 25 maggio 2021.
  19. ^ a b c d e Lorenzo Rutili, Lo stadio comunale e le sue attività sportive, su iisferraris.it. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2009).
  20. ^ Monteboro: il Centro Sportivo dell'Empoli F.C., su ilnuovomister.blogspot.it, 26 marzo 2014. URL consultato il 29 luglio 2014.
  21. ^ a b Giacomo Brunetti e Matteo Lignelli, Come fa Empoli, una città di 50mila abitanti, ad avere uno dei vivai migliori d'Europa, su Cronache di spogliatoio, 30 maggio 2022. URL consultato il 10 novembre 2022.
  22. ^ a b UN SECOLO D’AZZURRO, su pianetaempoli.it.
  23. ^ a b c d DATI DELLA SOCIETÀ - EMPOLI*F.B.C. - S.P.A., su ufficiocamerale.it.
  24. ^ 31 maggio 1991 – 31 maggio 2021: trent'anni di presidenza di Fabrizio Corsi, su empolifc.com.
  25. ^ Chi è Fabrizio Corsi, il presidente del gioiellino Empoli, su borsaefinanza.it.
  26. ^ a b BILANCIO EMPOLI 2015/16:LE PLUSVALENZE DECISIVE PER L’UTILE, su sportbusinessmanagement.it.
  27. ^ MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE E CONTROLLO EX D.LEGS. 231/2001 - PARTE GENERALE (PDF), su empolifc.com.
  28. ^ a b c Empoli, nominato il nuovo CdA: ecco le nuove cariche, su firenzetoday.it.
  29. ^ UN SECOLO D’AZZURRO, su pianetaempoli.it, 29 dicembre 2020. URL consultato il 2 novembre 2021.
  30. ^ a b Organigramma, su empolifc.com. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  31. ^ Empoli per AISLA, su empolicalcio.net, 25 agosto 2014. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014).
  32. ^ Il calcio e Airc in gol contro il cancro, su empolicalcio.net, 6 novembre 2014. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014).
  33. ^ Settore Giovanile, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014).
  34. ^ L'Empoli primavera è campione d'Italia [collegamento interrotto], su La Giovane Italia, 1º luglio 2021. URL consultato il 25 luglio 2021.
  35. ^ Angelo Zarra, Da Dioussè ad Asllani, tanti registi 'fatti in casa' per l'Empoli. Degli Innocenti il prossimo?, su MondoPrimavera, 20 luglio 2022. URL consultato il 10 novembre 2022.
  36. ^ Alessio Cocchi, L'Empoli al… Cinema, su pianetaempoli.it, 17 settembre 2014. URL consultato il 9 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2014).
  37. ^ Stagione 1945-1946 (Serie C-Centro/Sud-Gir.A), su PianetaEmpoli (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  38. ^ Stagione 1990-1991 (Serie C1 – Girone A), su pianetaempoli.it. URL consultato il 29 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
  39. ^ Stagione 1993-1994 (Serie C1 – Girone A), su pianetaempoli.it. URL consultato il 25 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
  40. ^ Nicoletti_Walter, su tuttocalciatori.net. URL consultato il 23 luglio 2014.
  41. ^ a b c Commissario straordinario.
  42. ^ Nazionale in cifre, su figc.it, FIGC. URL consultato il 7 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2017).
  43. ^ Nazionale in cifre, su figc.it, FIGC. URL consultato il 7 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2014).
  44. ^ Memorial «Martinelli», ha vinto l'Empoli l'edizione del 1999, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
  45. ^ 1990-1999, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014).
  46. ^ Classifica perpetua della serie A, su italia1910.com. URL consultato l'8 novembre 2014.
  47. ^ Bologna-Empoli 2-3: Maccarone segna 2 gol e beve birra, Giampaolo ora è 6°, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 27 ottobre 2021.
  48. ^ Tavano premiato come miglior marcatore di sempre dell´Empoli [collegamento interrotto], su empolicalcio.net, 3 dicembre 2011.
  49. ^ Empoli, Maccarone secondo miglior marcatore di sempre, su tuttomercatoweb.com, 18 novembre 2013. URL consultato il 29 luglio 2014.
  50. ^ a b Carlo Castellani, su enciclopediadelcalcio.it. URL consultato il 29 luglio 2014.
  51. ^ Scheda anagrafica di Antonio Busce`, su aic.football.it. URL consultato l'8 novembre 2014.
  52. ^ Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan, su calcioefinanza.it.
  53. ^ Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta, su calcioefinanza.it.
  54. ^ La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan, su calcioefinanza.it.
  55. ^ Serie A, la classifica per riempimento stadi nel girone d'andata, su calcioefinanza.it.
  56. ^ Evoluzione spettatori, su transfermarkt.it.
  57. ^ Abbonamenti, si chiude a quota 6740: record storico per l’Empoli, su empolichannel.it.
  58. ^ Empoli FC - Partite record, su transfermarkt.it.
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  60. ^ a b Addio al gruppo ultras Rangers, in Il Tirreno, 10 agosto 2012. URL consultato il 9 novembre 2014.
  61. ^ Gianmarco Lotti, Blue Generation Empoli, ufficiale lo scioglimento, su Empoli Channel, 13 ottobre 2021. URL consultato il 17 aprile 2023.
  62. ^ massimo, Unica identità di tre gruppi: nasce il progetto Ultras Empoli, su Sport People, 12 agosto 2022. URL consultato il 17 aprile 2023.
  63. ^ Ultrassini empoli giovani, su instagram.com.
  64. ^ (EN) Richard Hall, Parma: Serie A alternative club guide, su theguardian.com, The Guardian, 28 novembre 2014. URL consultato il 27 maggio 2016.
  65. ^ Andrea Tani, Nozze d'argento tra Montevarchi ed Empoli, su valdarnopost.it, Valdarnopost.it, 29 novembre 2013. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2016).
  66. ^ Tifosi di Crotone ed Empoli a pranzo insieme, su ilcrotonese.it, Il Crotonese, 7 dicembre 2013. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  67. ^ Gli ultrà si mobilitano: a Crotone saranno un centinaio, su ricerca.gelocal.it, Il Tirreno, 23 novembre 2000. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
  68. ^ (DE) Schickeria München | Südkurve München, su suedkurve-muenchen.org, 27 agosto 2023. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  69. ^ Stima e amicizia I tifosi del Bayern al Castellani, su La Nazione, 27 febbraio 2023. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  70. ^ Alessio Cocchi, Un gemellaggio internazionale per i nostri ultras, su PianetaEmpoli, 26 febbraio 2023. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  71. ^ David Biuzzi, Dieci anni senza Emiliano, il ricordo della curva del Perugia, su iltirreno.gelocal.it, Il Tirreno, 6 dicembre 2014. URL consultato il 27 maggio 2016.
  72. ^ Francesco Turchi, Commando viola all'assalto dei tifosi dell'Empoli in un ristorante: 13 denunciati, su iltirreno.gelocal.it, Il Tirreno, 11 aprile 2016. URL consultato il 27 maggio 2016.
  73. ^ Silvia Saracino, Scontri dopo Carpi-Empoli, emessi 13 Daspo per gli ultras, su ilrestodelcarlino.it, il Resto del Carlino, 23 settembre 2013. URL consultato il 27 maggio 2016.
  74. ^ Serie B: scontri tra tifosi di Empoli e Sassuolo, su sportmediaset.mediaset.it, Premium Sport, 27 novembre 2010. URL consultato il 27 maggio 2016.
  75. ^ transfermarkt.it, Rosa, su transfermarkt.it. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  76. ^ empolifc.com, Staff, su empolifc.com. URL consultato il 4 ottobre 2022.

Bibliografia

  • Carlo Fontanelli, Empoli 1920-2020 - 100 anni di emozioni, Empoli, Geo Edizioni S.r.l., 2020.

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su empolifc.com. Modifica su Wikidata
  • Empoli FC (canale), su YouTube. Modifica su Wikidata
  • Empoli Football Club, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Empoli Football Club, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Empoli Football Club, su int.soccerway.com, Perform Group. Modifica su Wikidata
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