Ex convento di San Francesco

Ex convento di San Francesco
Il convento e la chiesa visti da piazza della Motta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàPordenone
Coordinate45°57′20.88″N 12°39′40.64″E45°57′20.88″N, 12°39′40.64″E
Religionecattolica
TitolareSan Francesco d'Assisi
OrdineOrdine dei frati minori conventuali
Consacrazione1434
Sconsacrazione1769 circa
Modifica dati su Wikidata · Manuale

L'ex convento di San Francesco fu una struttura religiosa dei Frati minori conventuali a Pordenone.[1] Oggi è di proprietà del Comune di Pordenone e ospita concerti, convegni, mostre, un caffè letterario ed è sede di uffici comunali.[2]

Storia

Il convento fu fondato su volere del nobile Francesco Ricchieri che, alla sua morte nel 1419, lasciò metà dei propri beni per la sua costruzione.[3] A causa della complicata situazione politica, dovuta alla conquista dello Stato patriarcale di Aquileia da parte di Venezia tra il 1419 e il 1420, i lavori di costruzione poterono iniziare solo nel giugno del 1424, con l'autorizzazione di papa Martino V e del vescovo di Concordia Enrico di Strassoldo, che partecipò alla posa della prima pietra.[3] Il terreno su cui venne costruito, all'epoca ai margini del nucleo urbano[1], fu concesso dai duchi d'Austria su richiesta della cittadinanza.[3] La chiesa fu consacrata nel 1434 da Guglielmo da Portogruaro, il vescovo di Jesolo.[3]

Nel XVI e nel XVII secolo il complesso fu oggetto di alcune modifiche.[1]

Intorno al 1769 la chiesa e il convento vennero soppressi dalla Repubblica di Venezia.[4] Gli edifici vennero messi all'asta[1] e da quel momento vennero usati per gli scopi più disparati, tra cui come mensa popolare, teatro, mercato ortofrutticolo e osteria.[5] Nel XIX secolo il campanile della chiesa venne abbattuto perché pericolante.[6]

Il Comune di Pordenone rilevò la chiesa e il chiostro agli inizi degli anni settanta del novecento e acquistò il resto del complesso nel 1991.[1] Il convento ha subito di recente diversi restauri: due, nel 1972 e nel 1984, hanno riguardato solo la chiesa e il chiostro, mentre nel 2000 sono stati interessati tutti gli edifici.[1]

Oggi è sede di convegni, conferenze, mostre e concerti, oltre che di alcuni uffici comunali e di un caffè letterario.[7]

Descrizione

Il convento si trova sul lato ovest dell'attuale Piazza della Motta, di fronte all'entrata del castello di Pordenone, ora casa circondariale.[7] La struttura ha subito diverse modifiche nel corso del tempo e alcuni degli ambienti originali non esistono più.[7]

La chiesa

L'interno della chiesa sconsacrata

La chiesa ha un'unica navata e tre absidi, di cui quello centrale è poligonale e coperto da una volta a crociera, mentre quelli laterali sono più piccoli e a pianta semicircolare.[3] Un arco a sesto acuto unisce l'abside maggiore alla navata.[3] Il soffitto è a capriate lignee decorate.[3]

La chiesa conteneva diverse opere de Il Pordenone risalenti all'inizio del cinquecento; ciò che resta di queste opere è ora conservato nel Museo civico d’Arte.[4][1] Diversi lacerti pittorici sono però tuttora visibili all'interno della chiesa.[7]

Al di sopra dell'ingresso della chiesa nel vicolo San Francesco è visibile una lunetta affrescata da il Calderari rappresentante San Francesco che riceve le stigmate.[1]

Il chiostro

Il chiostro si articola su due piani: un porticato caratterizzato da pilastri e archi di diversa fattura (alcuni archi sono a tutto sesto e altri a sesto acuto)[3], a testimonianza dei numerosi rimaneggiamenti che la struttura ha subito, è sormontato da un loggiato.[5] Sia sulle pareti inferiori del chiostro che su quelle del loggiato sono visibili numerosi affreschi.[7]

Galleria d'immagini

  • L'esterno della chiesa visto da via della Motta
    L'esterno della chiesa visto da via della Motta
  • Le entrate in via S. Francesco. È visibile la lunetta affrescata da Il Calderari.
    Le entrate in via S. Francesco. È visibile la lunetta affrescata da Il Calderari.
  • San Francesco che riceve le stigmate di Il Calderari, affresco.
    San Francesco che riceve le stigmate di Il Calderari, affresco.
  • L'interno del chiostro e ciò che resta del campanile.
    L'interno del chiostro e ciò che resta del campanile.
  • L'interno del chiostro con in evidenza alcuni degli affreschi del porticato.
    L'interno del chiostro con in evidenza alcuni degli affreschi del porticato.
  • Vista dal loggiato sull'interno del chiostro e sui resti del campanile.
    Vista dal loggiato sull'interno del chiostro e sui resti del campanile.

Note

  1. ^ a b c d e f g h Ex Convento di San Francesco, su comune.pordenone.it, 19 dicembre 2018. URL consultato il 6 aprile 2020.
  2. ^ Ex Convento di San Francesco, su pordenonewithlove.it. URL consultato il 6 aprile 2020.
  3. ^ a b c d e f g h Matteo Gianni, LA FONDAZIONE DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DI PORDENONE (PDF), su accademiasanmarco.it. URL consultato il 6 aprile 2020.
  4. ^ a b Convento di San Francesco, su turismofvg.it. URL consultato il 6 aprile 2020.
  5. ^ a b Ex Convento di San Francesco, su pordenonefamusica.it. URL consultato il 6 aprile 2020.
  6. ^ Pavan Laura, Convento di San Francesco di Pordenone, su sias.archivi.beniculturali.it, SIAS. Archivio di Stato di Pordenone, 23 marzo 2017. URL consultato il 6 aprile 2020.
  7. ^ a b c d e Alice Calabretto, Ex convento di San Francesco, su loppure.it. URL consultato il 6 aprile 2020.

Bibliografia

  • Fulvio Comin, Storia di Pordenone, Edizioni biblioteca dell'immagine, 2008, p. 98, ISBN 978-88-89199-76-3.

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Collegamenti esterni

  • Luca Laureati per il Comune di Pordenone, Galleria di immagini sul sito del Comune di Pordenone, su comune.pordenone.it, 17 dicembre 2018. URL consultato l'8 aprile 2020.
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