Federico Fornaro

Federico Fornaro

Sindaco di Castelletto d'Orba
Durata mandato14 giugno 2004 –
26 maggio 2014
PredecessoreLorenzo Repetto
SuccessoreMario Pesce

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
XVIII: LeU-Art.1-SI
XIX: PD-IDP
CoalizioneXIX: Centro-sinistra
CircoscrizionePiemonte 2
Incarichi parlamentari
XVIII legislatura:

XIX legislatura:

  • Presidente della Giunta delle elezioni (dal 16/11/2022)
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
- PD (fino al 27/02/2017)
- Art.1-MDP-LeU (dal 28/02/2017)
CoalizioneItalia. Bene Comune
CircoscrizionePiemonte
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (2007-2017; dal 2023)
In precedenza:
PSDI (fino al 1995)
DS (1998-2007)
Art.1 (2017-2023)
Titolo di studioLaurea in Scienze politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneDirigente; Pubblicista

Federico Fornaro (Genova, 9 dicembre 1962) è un politico italiano.

Biografia

Nato a Genova, ma residente a Castelletto d'Orba (AL), si è laureato in scienze politiche all'Università degli Studi di Torino.[1]

Carriera politica

Ha militato nel Partito Socialista Democratico Italiano, vicino alle posizioni politiche di Pierluigi Romita[2]. È stato consigliere comunale e, quindi, sindaco di Castelletto d'Orba dal 2004 al 2014[3][4]. Nel 2014 è nuovamente eletto consigliere comunale nella lista Insieme per Castelletto. Nel 2019 è eletto consigliere comunale a Ovada. Inoltre, è stato consigliere della Provincia di Alessandria dal 2004 al 2014, prima nelle file dei Democratici di Sinistra e poi in quelle del Partito Democratico[5][6].

Alle elezioni politiche del 2008 è stato candidato alla Camera dei deputati, tra le liste del PD nella circoscrizione Piemonte 2, ma non venne eletto.

Elezione a senatore

Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato al Senato della Repubblica, tra le listedel Partito Democratico nella circoscrizione Piemonte in tredicesima posizione[7][8], risultando eletto senatore come ultimo degli eletti. Nella XVII legislatura della Repubblica è stato componente delle Commissioni permanenti Finanze e Tesoro[9] (2013-2017) e Difesa[9] (dal 2017). Partecipa, inoltre, come membro alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi[9], alla Commissione di Vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti[9] e alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale[9]. Dall'8 ottobre 2014 è, inoltre, segretario della Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro[9].

il 28 febbraio 2017 abbandona il Partito Democratico ed aderisce ad Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista[10]. Per il nuovo gruppo parlamentare è vicepresidente tesoriere[9].

Elezione a deputato

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Liberi e Uguali nel Collegio plurinominale Piemonte 2 - 01. Era stato candidato anche nel collegio uninominale Piemonte 2 - 05 (Alessandria), ottenendo il 3,97%.

Assieme agli altri deputati di Liberi e Uguali si iscrive inizialmente al gruppo misto, divenendone Presidente il 27 marzo 2018;[11] il 10 aprile successivo, in seguito alla costituzione del gruppo parlamentare di Liberi e Uguali, lascia la presidenza del gruppo misto a Manfred Schullian.[12]

Dal 10 aprile 2018 diviene pertanto capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera dei Deputati.[13]

A Montecitorio è membro delle commissioni Agricoltura e Affari Costituzionali, della Giunta per il regolamento e della Commissione parlamentare per l'indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 si è ricandidato alla Camera, per il Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista (lista elettorale del PD a cui aderisce Articolo Uno) come capolista nel collegio plurinominale Piemonte 2 - 01, venendo rieletto deputato[14]. Nella XIX legislatura è presidente della Giunta delle elezioni, membro della Giunta per il Regolamento e segretario-delegato d'aula del gruppo parlamentare PD-IDP a Montecitorio.[15]

Opere

  • Giuseppe Romita. L'autonomia socialista e la battaglia per la Repubblica, Collana Ist. studi storici G. Salvemini, Milano, Franco Angeli, 1996, ISBN 978-88-20-49939-6.
  • Giuseppe Saragat, Collana Saggi, Venezia, Marsilio Editori, 2004, ISBN 978-88-31-78366-8.
  • L'anomalia riformista. Le occasioni perdute della sinistra italiana, Collana Saggi, Venezia, Marsilio, 2008, ISBN 978-88-31-79467-1.
  • Aria di libertà. Storia di un partigiano bambino, Le Mani-Microart'S, 2014, ISBN 978-88-80-12452-8.
  • Pierina. La staffetta dei ribelli, Le Mani-Microart'S, 2015, ISBN 978-88-801-2665-2.
  • Fuga dalle urne. Astensionismo e partecipazione elettorale in Italia dal 1861 ad oggi, Novi Ligure, Epoké, 2016, ISBN 978-88-996-4708-7.
  • Elettori ed eletti. Maggioritario e proporzionale nella storia d'Italia, Novi Ligure, Epoké, 2017, ISBN 978-88-996-4748-3.
  • 2 giugno 1946. Storia di un referendum, Collana Temi, Torino, Bollati Boringhieri, 2021, ISBN 978-88-33-93696-3.
  • Il collasso di una democrazia. L'ascesa al potere di Mussolini (1919-1922), Collana Temi, Torino, Bollati Boringhieri, 2022, ISBN 978-88-33-94066-3.
  • Giacomo Matteotti. L'Italia migliore, Collana Saggi, Torino, Bollati Boringhieri, 2024, ISBN 978-88-339-4260-5.

Note

  1. ^ archivio.riparteilfuturo.it, http://archivio.riparteilfuturo.it/wp-content/uploads/2013/01/12curriculumvitaeRIPARTEILFUTURO.pdf Titolo mancante per url url (aiuto).
  2. ^ Quando Nicolazzi e Romita fecero la storia della politica vera | Il Torinese | Quotidiano on line di Informazione Società Cultura, su Il Torinese. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  3. ^ Risultato delle elezioni amministrative del comune di Castelletto d'Orba del 12 giugno 2004, su Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno.
  4. ^ Risultati delle elezioni amministrative del comune di Castelletto d'Orba del 7 giugno 2009, su Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno.
  5. ^ Risultato delle elezioni provinciali della Provincia di Alessandria del 12 giugno 2004 (Collegio di Ovada), su Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno.
  6. ^ Risultato delle elezioni provinciali della Provincia di Alessandria del 7 giugno 2009 (Collegio di Ovada), su Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno.
  7. ^ Elezioni politiche italiane del 2013 - Candidati della lista del Partito Democratico nella Circoscrizione Piemonte del Senato della Repubblica, su Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno.
  8. ^ Candidati e risultati nella Circoscrizione di Alessandria - Speciale Primarie Parlamentari PD, su la Repubblica.
  9. ^ a b c d e f g Scheda di Federico Fornaro, su Senato della Repubblica.
  10. ^ Franco Stefanoni, Mdp, ecco i 37 deputati e i 14 senatori Speranza: «Seduti a sinistra del Pd», in Corriere della Sera, 28 febbraio 2017.
  11. ^ Camera dei Deputati: Federico Fornaro eletto presidente Gruppo misto, in RadioGold, 27 marzo 2018. URL consultato il 17 settembre 2018.
  12. ^ Schullian (Svp) capogruppo al Misto, in Trentino. URL consultato il 17 settembre 2018.
  13. ^ Fornaro capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali, in RadioGold, 10 aprile 2018. URL consultato il 17 settembre 2018.
  14. ^ Tutti i deputati eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  15. ^ XIX Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - FORNARO Federico, su www.camera.it. URL consultato il 20 dicembre 2023.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Federico Fornaro, su storia.camera.it, Camera dei deputati. Modifica su Wikidata
  • Federico Fornaro, su Senato.it - XVII legislatura, Parlamento italiano. Modifica su Wikidata
  • Federico Fornaro, su Openpolis, Associazione Openpolis. Modifica su Wikidata
  • Registrazioni di Federico Fornaro, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Modifica su Wikidata
  • Federico Fornaro, sull'Anagrafe Nazionale degli Amministratori locali e regionali del Ministero dell'Interno.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 46919724 · ISNI (EN) 0000 0000 4926 6118 · SBN TO0V088656 · LCCN (EN) nr98012361 · BNF (FR) cb13525660k (data)
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