Fort Batenstein

Fort Batenstein
Il forte in una litografia del 1709
Ubicazione
Stato Costa d'Oro olandese
Stato attualeBandiera del Ghana Ghana
CittàButre
Coordinate4°49′27.44″N 1°55′02.06″W / 4.82429°N 1.91724°W4.82429; -1.91724
Coordinate: 4°49′27.44″N 1°55′02.06″W / 4.82429°N 1.91724°W4.82429; -1.91724
Mappa di localizzazione: Ghana
Fort Batenstein
Informazioni generali
TipoFortezza
Inizio costruzione1656
Condizione attualeRovine
Proprietario attualeStato del Ghana
VisitabileSi
Informazioni militari
UtilizzatoreRepubblica Olandese (1656-1872)
Regno Unito (1872-1957)
Funzione strategicaDifesa della Costa d'Oro olandese e poi della Costa d'Oro britannica
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Fort Batenstein fu una fortezza ed avamposto commerciale fondato dagli olandesi sulla Costa d'Oro nel 1656. Esso era situato nei pressi di Butre. Il forte venne ceduto con l'intera Costa d'Oro olandese al Regno Unito nel 1872.

In questo forte fort, il 27 agosto 1656 venne siglato il Trattato di Butre tra gli olandesi e gli Ahanta.

Il nome

Batenstein significa letteralmente "forte del profitto", che lo storico Albert van Dantzig ha visto come l'evidenza dello humor cinico degli olandesi della Compagnia olandese delle Indie occidentali: il forte di Komenda, sito delle feroci guerre di Komenda con gli inglesi era chiamato Vredenburgh (letteralmente "luogo di pace"), l'insuccesso commerciale dell'insediamento militare presso a Senya Beraku venne nominato Goede Hoop ("Buona Speranza"), ed il forte di Apam, che richiese cinque anni per essere costruito per l'opposizione delle tribù locali, venne chiamato Lijdzaamheid ("Pazienza").[1]

Storia

Fort Batenstein venne costruito dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali non per le promettenti possibilità commerciali dell'area, ma piuttosto per bloccare ogni tentativo di creazione di insediamenti commerciali da parte della Compagnia dell'Africa svedese sulla Costa d'Oro. Il mercante ed avventuriero Hendrik Carloff, che in precedenza aveva lavorato per la compagnia olandese, aveva istituito un punto commerciale a Butre nel 1650, che venne attaccato su istigazione degli olandesi nel 1652. Per essere sicuri che gli svedesi non facessero ritorno sul sito, gli olandesi iniziarono la costruzione di un forte su una collina di guardia alla baia di Butre, che venne completato nel 1656.[2] In quell'occasione, gli olandesi firmarono un trattato con la popolazione locale nel quale i popoli dell'Alto Ahanta e Butre si assoggettavano all'autorità della Compagnia olandese delle Indie occidentali. La formulazione del trattato appariva in strenuo contrasto col precedente trattato di Axim che governava le relazioni tra gli olandesi e la popolazione attorno a Forte Santo Antonio e che impegnava entrambe le parti di reciproci obblighi.

Nel XVIII secolo, presso Fort Batenstein venne costruita una segheria che forniva la lavorazione del legno necessario per la costruzione o la riparazione di navi in loco.[3]

Fort Batenstein fu sempre un forte secondario sino al 1837, quando la guerra olandese-ahanta lo rese il punto fondamentale per gli olandesi lungo la costa. Dopo la guerra, gli olandesi resero Ahanta un protettorato ed il comandante di Fort Batenstein ne divenne vice-governatore, in base proprio ai dettami stabiliti dal trattato di Butre del 1656. Negli anni successivi, gli olandesi tentarono di aprire una miniera d'oro presso Butre, ma non riuscirono a produrre abbastanza oro da definire l'impresa produttiva.[4][5]

Dopo che gli olandesi ebbero venduto i loro possedimenti sulla Costa d'Oro al Regno Unito nel 1872, la popolazione di Butr protestò per il cambio di potenza dominante e nel 1873 si portò per le strade con la bandiere olandesi e sparando dei colpi di fucile in aria. Nell'ottobre del 1873, Butre venne rasa al suolo dagli inglesi come rappresaglia per un attacco mosso dalla popolazione locale all'avamposto commerciale inglese di Dixcove.[6]

Galleria d'immagini

  • Fort Batenstein (incisione di Gramberg, pubblicata nel 1861)
    Fort Batenstein (incisione di Gramberg, pubblicata nel 1861)
  • Mappa del Distretto di Butre, disegno del 1859
    Mappa del Distretto di Butre, disegno del 1859
  • Le rovine di Fort Batenstein oggi
    Le rovine di Fort Batenstein oggi
  • Parte alta di Fort Batenstein
    Parte alta di Fort Batenstein
  • L'entrata a Fort Batenstein
    L'entrata a Fort Batenstein

Note

  1. ^ Van Dantzig, 2013, p. 178
  2. ^ Van Dantzig, 2013, pp.178-179
  3. ^ Doortmont, 2013, p.90
  4. ^ Van Dantzig, 2013, pp.181-182
  5. ^ Doortmont, 2013, p.93
  6. ^ Van Dantzig, 2013, p.182

Bibliografia

  • Michel R. Doortmont, The Dutch Forts at Axim and Butre: Buildings, people, politics, in Michel R. Doortmont, Pierluigi Valsecchi e James R. Anquandah (a cura di), The Ankobra Gold Route: Studies in the Historical Relationship between Western Ghana and the Dutch, Accra, The Ankobra Gold Route Project, 2013, pp. 63–96, ISBN 978-90-367-6210-6.
  • Albert Van Dantzig, A Note on Fort Batenstein and Butre, in Michel R. Doortmont, Pierluigi Valsecchi e James R. Anquandah (a cura di), The Ankobra Gold Route: Studies in the Historical Relationship between Western Ghana and the Dutch, Accra, The Ankobra Gold Route Project, 2013, pp. 177–182, ISBN 978-90-367-6210-6.

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