Indiano (costellazione)
Indiano | |
---|---|
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Nome latino | Indus |
Genitivo | Indi |
Abbreviazione | Ind |
Coordinate | |
Ascensione retta | 22 h |
Declinazione | -60° |
Area totale | 294 gradi quadrati |
Dati osservativi | |
Visibilità dalla Terra | |
Latitudine min | +15° |
Latitudine max | -90° |
Transito al meridiano | settembre |
Stella principale | |
Nome | α Indi |
Magnitudine app. | 3,11 |
Altre stelle | |
Magn. app. < 3 | Nessuna |
Magn. app. < 6 | 19 |
Costellazioni confinanti | |
Da est, in senso orario:
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L'Indiano (in latino Indus, abbreviato in Ind) è una piccola costellazione del cielo meridionale; la sua introduzione risale a Johann Bayer. La costellazione è figurativamente rappresentata con le fattezze di un indiano d'America con una lancia in mano.
Caratteristiche
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d1/Bayer-1661-Uranometria-Leaf_49-Southern_Constellations.jpeg/220px-Bayer-1661-Uranometria-Leaf_49-Southern_Constellations.jpeg)
L'Indiano è una piccola costellazione creata per raggruppare alcune stelle rimaste spaiate con la creazione di altre costellazioni adiacenti, come il Pavone. Può essere individuata grazie alla stella α Indi, di terza magnitudine e dunque osservabile anche nei cieli delle aree urbane, seppure con difficoltà; le costellazioni vicine semplificano la sua ricerca, in particolare la Gru, grazie alle sue brillanti stelle di prima e seconda magnitudine, situata ad est. La parte settentrionale dell'Indiano, con la stella α, è visibile anche alle latitudini medie boreali, mentre la parte meridionale raccoglie solo stelle di quinta grandezza e confina direttamente con l'Ottante, in cui ricade il polo sud celeste.
La sua osservazione per intero è possibile solo dall'emisfero australe, più la fascia immediatamente a nord dell'equatore; i mesi ideali per scorgerla nel cielo serale sono quelli che vanno da fine agosto a dicembre, nella fascia tropicale, mentre nelle aree temperate australi si presenta in massima parte circumpolare.
Stelle principali
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/18px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png)
- α Indi (chiamata talvolta Il Persiano) è una gigante arancione di magnitudine 3,11, distante 101 anni luce; è la stella più brillante della costellazione.
- β Indi è una gigante arancione di magnitudine 3,67, distante 603 anni luce.
Fra le altre stelle spicca la ε Indi è una delle più vicine al sistema solare; è situata ad appena 11,82 anni luce di distanza dal Sole.
Stelle doppie
Le stelle doppie presenti nella costellazione sono poco abbondanti e spesso molto deboli o difficili da risolvere con strumenti amatoriali.
- L'unica coppia di discreta facilità è la θ Indi, composta da due stelle bianche di quarta e sesta grandezza, separate da circa 6".
Nome | Coordinate equatoriali all'epoca J2000.0 | Magnitudine | Separazione (in secondi d'arco) | Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
Dec | A | B | ||||
α Indi | 20h 37m 34s | -47° 17′ 30″ | 3,11 | 12,5 | 67,4 | ar + b |
θ Indi | 21h 19m 52s | -53° 26′ 57″ | 4,5 | 6,9 | 6,1 | b + b |
Stelle variabili
Fra le poche stelle variabili dell'Indiano, spicca la variabile semiregolare T Indi, nella parte più settentrionale della costellazione, che quando è al massimo raggiunge la magnitudine 6,0, diventando visibile ad occhio nudo nelle notti più limpide; il suo periodo è lungo, sui 320 giorni circa.
Una Mireide è invece la S Indi, che in 400 giorni oscilla fra la settima e la quattordicesima grandezza.
Nome | Coordinate equatoriali all'epoca J2000.0 | Magnitudine | Periodo (giorni) | Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
Dec | Max. | Min. | ||||
S Indi | 20h 56m 23s | -54° 19′ 27″ | 7,4 | 14,0 | 399,95 | Mireide |
T Indi | 21h 20m 09s | -45° 01′ 19″ | 6,0 | 8,5 | 320: | Semireg. pulsante |
W Indi | 21h 14m 23s | -53° 01′ 35″ | 9,40 | 11,50 | 243: | Semireg. pulsante |
X Indi | 21h 30m 28s | -53° 17′ 19″ | 8,0 | 12,0 | 225,85 | Mireide |
Oggetti del cielo profondo
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/18px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png)
La fascia di cielo ricoperta dall'Indiano non è oscurata da polveri galattiche, così, nonostante le sue esigue dimensioni, si possono osservare alcune galassie; tuttavia la gran parte di esse sono piuttosto deboli, rendendosi necessario l'utilizzo di un telescopio amatoriale di medie dimensioni per poterle individuare.
IC 5152 e NGC 7049 sono le più appariscenti, e si individuano nella parte più settentrionale della costellazione; nel loro pressi sono presenti varie altre galassie meno luminose.
Nome | Coordinate equatoriali all'epoca J2000.0 | Tipo | Magnitudine | Dimensioni apparenti (in primi d'arco) | Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
Dec | ||||||
NGC 7049 | 21h 19m 00s | -48° 34′ : | Galassia lenticolare | 10,6 | 4,2 x 3,2 | |
NGC 7090 | 22h 36m 28s | -54° 33′ : | Galassia a spirale | 11,0 | 7,1 x 1,0 | |
IC 5152 | 22h 02m 54s | -51° 17′ : | Galassia irregolare | 10,2 | 5,1 x 3,2 |
Sistemi planetari
La costellazione contiene una stella, ρ Indi, attorno alla quale è stato scoperto un pianeta extrasolare la cui massa è oltre due volte superiore a quella di Giove.
Sistemi planetari[1] | ||||||
Nome del sistema | Coordinate equatoriali all'epoca J2000.0 | Tipo di stella | Numero di pianeti confermati | |||
---|---|---|---|---|---|---|
Dec | ||||||
ρ Indi | 22h 54m 40s | -70° 04′ 26″ | 6,04 | Subgigante gialla | 1 (b) |
Note
- ^ a b c Result for various objects, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 4 giugno 2009.
- ^ a b c Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN 0-521-27721-3.
- ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su Results for various stars. URL consultato il 20 giugno 2009.
- ^ The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for various stars. URL consultato il 20 ottobre 2006.
Bibliografia
- (EN) Michael E. Bakich, The Cambridge Guide to the Constellations, Cambridge University Press, 1995, ISBN 0-521-44921-9.
- (EN) Milton D. Heifetz; Wil Tirion, A Walk through the Heavens: A Guide to Stars and Constellations and their Legends, Cambridge University Press, 2004, ISBN 0-521-54415-7.
- AA.VV., Astronomia - Dalla Terra ai confini dell'Universo, Fabbri Editori, 1991.
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni
- (EN) Erik Gregersen, Indus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/66/Astro_constel_task_force.svg/24px-Astro_constel_task_force.svg.png)