Jacob Druckman

Jacob Druckman nel 1976
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1972

Jacob Raphael Druckman (Filadelfia, 26 giugno 1928[1] – New Haven, 24 maggio 1996) è stato un compositore statunitense.

Biografia

Laureato alla Juilliard School, Druckman ha studiato con Vincent Persichetti, Peter Mennin e Bernard Wagenaar. Nel 1949 e nel 1950 studiò con Aaron Copland a Tanglewood e successivamente continuò i suoi studi all'École Normale de Musique di Parigi (1954-55). Ha lavorato molto con la musica elettronica, oltre a numerosi lavori per orchestra o per piccoli gruppi. Nel 1972 ha vinto il premio Pulitzer per il suo primo grande lavoro orchestrale, Windows.[2] È stato compositore in residenza della New York Philharmonic dal 1982 al 1985. Druckman ha insegnato alla Juilliard, all'Aspen Music Festival, a Tanglewood, al Brooklyn College, al Bard College e alla Università Yale, tra gli altri incarichi. È Compositore Statale Laureato del Connecticut.[3]

Druckman morì di cancro ai polmoni all'età di 67 anni. La sua musica è stata pubblicata da Boosey & Hawkes. È il padre del percussionista Daniel Druckman.

Tra i musicisti che hanno registrato i suoi lavori ci sono David Zinman, Wolfgang Sawallisch, Zubin Mehta, Leonard Slatkin, Dawn Upshaw, Jan DeGaetani, il Dorian Wind Quintet e l'American Brass Quintet.

Lavori più importanti

  • String Quartet No. 1 (1948)
  • The Seven Deadly Sins (1955), per piano
  • Dark Upon the Harp (1961–1962), per mezzosoprano, ottoni e percussioni. Testi dai Salmi della Bibbia
  • String Quartet No. 2 (1966)
  • Animus I (1966–1967), per trombone e nastro magnetico
  • Animus II (1967–1968), per mezzosoprano, percussioni e nastro magnetico
  • Animus III (1968), per clarinetto e nastro magnetico
  • Incenters (1968), per 13 strumenti
  • Valentine (1969), per contrabasso solista
  • Synapse (1971), per nastro magnetico
  • Windows (1972), per orchestra
  • Delizie Contente Che l'Alme Beate After Cavalli (1973), per quintetto di fiati e nastro magnetico
  • Lamia (1975), per mezzosoprano e orchestra. Secondo il compositore "I testi spaziano dai più terrificanti dannati delle antiche streghe al più innocente sogno folcloristico-evocativo delle fanciulle della provincia."[4]
  • Other Voices (1976), per quintetto di ottoni
  • Aureole (1979), per orchestra
  • Prism (1980), per orchestra
  • String Quartet No. 3 (1981)
  • Vox Humana (1983), per coro e orchestra
  • Reflections on the Nature of Water (1986), per marimba solista
  • Brangle (1988–1989), per orchestra
  • Antiphonies, per due cori; versi di Gerard Manley Hopkins.
  • Summer Lightning (1991), per orchestra
  • Seraphic Games (1992), per orchestra
  • Counterpoise (1994), per soprano e orchestra

Allievi

  • Daniel Asia
  • Robert Beaser
  • Mark Birnbaum
  • Peter Child
  • Sidney Corbett
  • Robert Cucinotta
  • Conrad Cummings
  • Michael Daugherty
  • Donald Fagen
  • Anthony Gatto
  • Melissa Hui
  • Daniel Kellogg

Note

  1. ^ Anche se il necrologio del "New York Times" dice il 25 giugno, secondo Daniel, il figlio del compositore, la data corretta è, in effetti, il 26 giugno.
  2. ^ Keller, James M. "Thomas / Druckman / Harte" Archiviato il 21 agosto 2011 in Internet Archive.. Liner note essay. New World Records.
  3. ^ State of Connecticut, Sites Seals Symbols, su sots.ct.gov, Connecticut State Register & Manual. URL consultato il 4 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2008).
  4. ^ Druckman, Jacob. Jacob Druckman: Lamia / That Quickening Pulse / Delizie Contente Che L'Alme Beate / Nor Spell Nor Charm / Suite from Médée. Essay from CD album booklet. Boston Modern Orchestra Project.

Bibliografia

  • Clarkson, Austin, and Steven Johnson. 2001. "Druckman, Jacob Raphael". The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.
  • Paul Griffiths. 2002. "Druckman, Jacob". The Oxford Companion to Music, edited by Alison Latham. Oxford and New York: Oxford University Press. ISBN 978-0-19-866212-9

Collegamenti esterni

  • (EN) Opere di Jacob Druckman, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • Jacob Druckman, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.. Modifica su Wikidata
  • (EN) Jacob Druckman, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Jacob Druckman, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Jacob Druckman, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • The Jacob Druckman Papers, i documenti personali e i manoscritti del compositore, sono ospitati nella Music Division della The New York Public Library for the Performing Arts.
  • Biografia presso Boosey and Hawkes Publisher
  • Jacob Druckman nel progetto Avant Garde ha file FLAC realizzati con trascrizioni LP di alta qualità di opere vocali, strumentali ed elettroacustiche, fuori stampa, di Druckman disponibili per il download gratuito.
  • Intervista con Jacob Druckman, 22 marzo 1989
Controllo di autoritàVIAF (EN) 32183030 · ISNI (EN) 0000 0000 8111 6152 · Europeana agent/base/155087 · LCCN (EN) n79072773 · GND (DE) 11946683X · BNF (FR) cb13893438b (data) · J9U (ENHE) 987007596805705171
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