Mebsuta

Mebsuta
Una fotografia di ε Geminorum
ClassificazioneSupergigante gialla
Classe spettraleG8Ib
Distanza dal Sole903 anni luce
CostellazioneGemelli
Coordinate
(all'epoca J.2000)
Ascensione retta06h 43m 55,9s
Declinazione+25° 7′ 52,1″
Dati fisici
Raggio medio140 ± 35[1] R
Massa
19,2[2] M
Temperatura
superficiale
  • 4662 K[3] (media)
Luminosità
7600[4] L
Età stimata8,3 milioni di anni[2]
Dati osservativi
Magnitudine app.+2,98 (var.)
Magnitudine ass.-4,15
Parallasse3,86 mas
Moto proprioAR: −5,57 mas/anno
Dec: −12,36 mas/anno
Velocità radiale9,9 km/s[5]
Nomenclature alternative
27 Geminorum, HD 48329, HIP 32246, HR 2473, SAO 78682.
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Mebsuta è il nome tradizionale della stella Epsilon Geminorum (ε Gem, ε Geminorum), quinta stella più luminosa della costellazione dei Gemelli; di magnitudine apparente +2,98, dista 847 anni luce dal sistema solare[6]. Il nome proviene dalla tradizione araba, dove assieme a Mekbuda (ζ Geminorum) rappresentava le zampe di un leone: mentre Mekbuda rappresentava la zampa del leone piegata, Mebsuta rappresentava la zampa tesa[4].

Osservazione

File:Gemini_IAU.svg

La stella la si può osservare da tutte le aree abitate della Terra, la sua declinazione, pari a 25° 7' N, fa sì che sia circumpolare solo più a nord della latitudine 65°N, mentre alle latitudini medie europee, mediterranee, statunitensi e dell'Asia centrale resta ben visibile per gran parte delle notti dell'anno, in particolare da ottobre a giugno. Un po' più penalizzata risulta l'osservazione dall'emisfero australe, specie dalle latitudini più meridionali, ove è osservabile per un periodo di tempo minore. Risulta comunque invisibile solo a partire dal parallelo 65°S, cioè solo dal continente antartico.

Proprietà fisiche

Mebsuta è una supergigante gialla di tipo spettrale G8Ib1; la sua luminosità è equivalente a quella di 7600 soli, il suo raggio è circa 150 volte quello della nostra stella[4].

Ha una massa tra le 7 e 9 masse solari, che sarebbe appena nel limite per terminare la sua vita come una nana bianca; se lo superasse, la sua fine sarebbe quella di una supernova[4]. Tuttavia, stime recenti della massa la considerano molto più massiccia, con una massa 19 volte quella solare e un'età inferiore ai 10 milioni di anni[2].

La supergigante ha una compagna di nona magnitudine distante visualmente da essa due primi d'arco, tuttavia questa stella si trova solo sulla linea di vista e non esiste una relazione fisica tra le due[4]. L'American Association of Variable Star Observers cataloga la stella come variabile, con una variazione di luminosità da magnitduine 3,97 a 4,09 in un arco di tempo non specificato[7].

Mebsuta è vicina all'eclittica ed occasionalmente può venire occultata dalla Luna o da un pianeta, come l'8 aprile del 1976 quando fu occultata da Marte.

Note

  1. ^ Tyler E. Nordgren et al., Stellar Angular Diameters of Late-Type Giants and Supergiants Measured with the Navy Prototype Optical Interferometer, in Astronomical Journal, vol. 118, n. 6, dicembre 1999, pp. 3032–3038, DOI:10.1086/301114.
  2. ^ a b c N. Tetzlaff et al., A catalogue of young runaway Hipparcos stars within 3 kpc from the Sun, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 410, n. 1, gennaio 2011, pp. 190–200, DOI:10.1111/j.1365-2966.2010.17434.x.
  3. ^ Wu, Yue et al., Coudé-feed stellar spectral library - atmospheric parameters, in Astronomy and Astrophysics, vol. 525, A71, gennaio 2011), DOI:10.1051/0004-6361/201015014.
  4. ^ a b c d e Mebsuta (Stars, Jim Kaler)
  5. ^ SIMBAD - * eps Gem -- Variable Star
  6. ^ Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  7. ^ NSV 3183 AAVSO

Voci correlate

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