Metropolia della Lituania
La metropolia della Lituania fu una provincia ecclesiastica di breve durata istituita dalla Chiesa ortodossa nel XIV secolo. Creata tra il 1315 e il 1317, ebbe solo due metropoliti e fu soppressa nel 1371. Il Granducato di Lituania promosse l'istituzione di una metropolia per contrastare il controllo religioso di cui godeva prima la Moscovia sui principati della Rus', la Galizia-Volinia e il Principato di Tver'. L'Impero bizantino, in cui aveva sede del patriarca di Costantinopoli, preferiva optare per la sopravvivenza di una metropolia di Kiev e di tutta la Rus' unita, dimostrandosi riluttante a dividere la propria autorità. Pertanto, in tutte le occasioni in cui ciò fu possibile, i bizantini cercarono di preservare la massima integrità delle varie suddivisioni della Chiesa ortodossa. Di fronte all'opposizione a una vera e propria divisione fisica delle province ecclesiastiche, i lituani ricorsero a una tattica diversa, ovvero quella di promuovere i propri candidati alla carica di metropolita di Kiev e di tutta la Rus'. Nella prima metà del XV secolo, quando ormai l'Impero bizantino stava vivendo un momento di insormontabile crisi, la Moscovia appariva l'effettiva vincitrice della contesa e divenne il nuovo centro spirituale della tradizione ortodossa nell'Europa orientale.
Istituzione
Il Granducato di Lituania si espanse verso est a spese dei principati slavo-ortodossi dell'ex Rus' di Kiev a cominciare dalla seconda metà del XIII secolo e per tutto il centennio successivo. Pur essendo rimasti ancorati ai riti tradizionali, i granduchi Vytenis e Gediminas compresero l'importanza politica di controllare politicamente le confessioni religiose straniere, specie l'ortodossia, particolarmente diffusa nell'Europa orientale. All'inizio del Trecento, Pietro, il metropolita di Kiev e di tutta la Rus', sostenuto dalla Galizia-Volinia, rivaleggiava con Mikhail Jaroslavič, principe di Tver'.[1] Quest'ultimo voleva sostituire Pietro con un candidato da lui caldeggiato.[1] A seguito di questa disputa, la sede della metropolia fu trasferita nella città di Mosca.[2] La Lituania aveva rapporti piuttosto amichevoli con Tver' e incoraggiare la costituzione di una nuova metropolia poteva rappresentare una delle soluzioni possibili per assecondare Mikhail Jaroslavič nella sua lotta con il metropolita Pietro, le cui entrate erano state ridotte e l'autorità in tutta la Rus' messa in discussione.[3]
L'Impero bizantino, temendo la crescente influenza dei duchi locali, soleva promuovere l'unità della Chiesa all'interno della Rus', sperando che una provincia ecclesiastica forte e compatta si sarebbe dimostrata immune rispetto agli intrighi politici.[4] Non è chiaro perché, tra il 1315 e il 1317, Costantinopoli cambiò indirizzo e accettò la prospettiva di istituire una nuova metropolia; in seguito le autorità romee la considerarono un'«anomalia» o il «risultato di un momento di confusione storica».[5] È probabile che l'imperatore Andronico II Paleologo, impegnato nelle guerre con l'Impero ottomano per il possesso dell'Asia Minore, aveva bisogno di assistenza militare e finanziaria che la Lituania poteva fornire.[6] L'imperatore istituì la metropolia durante il mandato del patriarca Giovanni XIII.[7]
Mandato di Teofilo (1317 circa-1330)
La metropolia della Lituania, la cui sede episcopale si trovava a Navahrudak, aveva due vescovi suffraganei a Turov e Polock.[8] Sulla base delle fonti a disposizione si è dedotto che, dal 1317 al 1330, vi un solo vescovo metropolita, tale Teofilo, di etnia rus'.[9] Un elenco superstite delle sue proprietà dimostra che Teofilo viaggiò molto nei principati della Rus' e dovette elargire costosi doni a importanti governanti della regione, forse come parte di una campagna finalizzata ad assicurarsi la carica di metropolita di Kiev.[10] Dopo la morte di Pietro nel 1326, tuttavia, Teofilo e un candidato presentato da Mosca furono rifiutati da Costantinopoli in quanto ritenuti troppo politicamente allineati.[10] Alla fine, i bizantini decisero di scegliere autonomamente e nominarono Teognoste, estraneo alle lotte in campo religioso tra Lituania e Moscovia, come nuovo metropolita di Kiev e di tutta la Rus'. Alla morte di Teofilo, nel 1330, Teognoste riuscì a ristabilire l'integrità della Rus';[11] sostenendo che i cristiani nella Lituania pagana erano troppo pochi, la sede del metropolita di Lituania rimase di fatto vacante.[12] Questo scenario lasciava chiaramente verosimile il rischio di nuovo dissidi tra Mosca e Vilnius.[13] Nel frattempo, a Teognoste fu assegnato il ruolo di metropolita di tutta la Rus' e la Lituania.
Metropolita di Roman (1355-1362)
Dopo la morte di Teognoste nel 1353, in un primo momento il granduca di Lituania Algirdas, salito al potere nel 1345, non tentò di far rivivere la metropolia di Lituania e promosse invece il proprio candidato Feodorito alla sede di Kiev e di tutta la Rus'. Quando non riuscì a ottenere il sostegno di Bisanzio, Feodorito si rivolse alla scismatica Chiesa ortodossa bulgara di Tărnovo e lì ricevette l'ordinazione.[14] È possibile che, tramite queste manovre, Algirdas ipotizzasse di costituire una propria comunione autocefala.[15] Paventando questo scenario, Costantinopoli si oppose sempre alla candidatura di Feodorito, evento che costrinse Algirdas a cambiare tattica. A quel punto egli prese infatti le parti di Roman, un monaco di Tver e parente della moglie del granduca lituano Uliana, promettendo persino di convertirsi all'ortodossia in cambio dell'ordinazione di Roman.[16] Il patriarca Callisto I, rivale di Filoteo Kokkinos, accettò e ordinò Roman come metropolita della Lituania nel 1355.[17]
Roman cercò di affermare la sua autorità su tutte le terre slave del Granducato, anche se appartenevano alla metropolia di Kiev e a tutta la Rus', il cui vescovo Alessio risiedeva a Mosca.[18] Nel 1356, dopo lotte diplomatiche, Callisto I unì le metropolie di Lituania e Galizia sotto Roman, mentre Alessio preservò il suo titolo.[18] La rivalità continuò, tuttavia, fino alla morte di Roman nel 1362, quando la provincia ecclesiastica della Lituania-Galizia passò sotto il controllo di Alessio.[19] Nel 1371, la metropolia della Lituania fu ufficialmente declassata al rango di vescovato e posto sotto la giurisdizione del metropolita di Kiev e di tutta la Rus'.[18] Tuttavia, ciò non pose fine alla rivalità politica per l'influenza religiosa nella Rus'. Algirdas promosse con successo il suo candidato Cipriano mentre Alessio era ancora in vita.[20] Nel 1415, il granduca Vitoldo il Grande tentò di ristabilire la metropolia di Lituania e promosse Grigorij Camblak.[21] La rivalità terminò di fatto nel 1448, quando Mosca iniziò a selezionare i metropoliti in modo indipendente senza l'approvazione di Costantinopoli, che crollò a seguito dell'assedio del 1453.[22]
Note
- ^ a b Rowell (2014), p. 152.
- ^ Rowell (2014), p. 154.
- ^ Rowell (2014), p. 157.
- ^ Rowell (2014), p. 170.
- ^ Rowell (2014), pp. 156, 163.
- ^ Rowell (2014), pp. 157-158.
- ^ Meyendorff (1989), p. 95.
- ^ Rowell (2014), p. 156.
- ^ Rowell (2014), p. 159.
- ^ a b Rowell (2014), p. 161.
- ^ Meyendorff (1989), pp. 155-156.
- ^ Rowell (2014), pp. 162-163.
- ^ Rowell (2014), p. 163.
- ^ Meyendorff (1989), pp. 164-165.
- ^ Meyendorff (1989), p. 165.
- ^ Majeska (1984), pp. 388-389.
- ^ Rowell (2014), p. 165.
- ^ a b c Rowell (2014), p. 166.
- ^ Majeska (1984), p. 389.
- ^ Rowell (2014), p. 167.
- ^ Rowell (2014), p. 168.
- ^ Rowell (2014), p. 169.
Bibliografia
- (EN) George P. Majeska, Russian Travelers to Constantinople in the Fourteenth and Fifteenth Centuries, Dumbarton Oaks, 1984, ISBN 0-88402-101-7.
- (EN) John Meyendorff, Byzantium and the Rise of Russia: a Study of Byzantino-Russian Relations in the Fourteenth Century, St Vladimir's Seminary Press, 1989, ISBN 0-88141-079-9.
- (EN) Stephen Christopher Rowell, Lithuania Ascending, 2014, Cambridge University Press, ISBN 978-1-107-65876-9.
Collegamenti esterni
- (EN) Lithuanian metropoly, su Encyclopedia of Ukraine. URL consultato il 26 settembre 2022.