Monte Santa Vittoria

Monte Santa Vittoria
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Sardegna
Provincia  Cagliari
Altezza1 212 m s.l.m.
CatenaMassiccio del Gennargentu
Coordinate39°45′27″N 9°18′50.72″E39°45′27″N, 9°18′50.72″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Sardegna
Monte Santa Vittoria
Monte Santa Vittoria
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Il monte Santa Vittoria è una montagna della Sardegna che raggiunge l'altezza di 1.220 metri sul livello del mare[1]. Si trova nel territorio amministrativo del comune di Esterzili. Si erge alla fine del crinale che lo collega al valico di Arcuerì, nel territorio di Seui. Data la sua posizione particolare (questo crinale è l'estrema propaggine sud del Gennargentu, dal quale è interrotto, insieme al monte Perdedu, dal percorso del Flumendosa) si può avvistare una buona parte del territorio della Sardegna, dal restante Gennargentu, all'Ogliastra ed alle sue coste, fino al Sarrabus-Gerrei e, nelle giornate più limpide, le pianure del cagliaritano e dell'oristanese.

«Dal massiccio del Gennargentu i monti si abbassano, per non lasciar emergere che le cime, tra le quali si distingue quella di Santa Vittoria di Esterzili [...] Esterzili si trova ai piedi di un monte quasi isolato, ma molto alto, detto “monte di Santa Vittoria”; l’altezza, misurata nel punto del mio segnale trigonometrico, risulta di 1.234 metri, al di sopra di Esterzili, che ne conta 850, e ciò richiede una scalata piuttosto faticosa per arrivare dal villaggio alla cima; ma una volta arrivati si gode un panorama molto esteso e si scorgono anche perfettamente le città di Cagliari e di Oristano»

(Alberto La Marmora, Itinéraire de l'île de Sardaigne, Torino, 1860)

Note

  1. ^ Aspetti geomorfologici delle montagne sarde, in Montagne di Sardegna, pp. 28-56.

Bibliografia

  • Ignazio Camarda (a cura di), Montagne di Sardegna, Sassari, Carlo Delfino, 1993, ISBN 88-7138-072-X.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale del comune di Esterzili, su comune.esterzili.ca.it. URL consultato il 20 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
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