Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia

Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia
(FR) Organisation intergouvernementale pour les Transports Internationaux Ferroviaire
(DE) Zwischenstaatliche Organisation für den internationalen Eisenbahnverkehr
(EN) Intergovernmental organisation for international carriage by rail
Sede dell'OTIF a Berna
AbbreviazioneOTIF
TipoOrganizzazione intergovernativa
Fondazione1º maggio 1985
Sede centraleBandiera della Svizzera Berna
Lingue ufficialiinglese, francese, tedesco
Membri50 (2015)
Sito web
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L'Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia (in lingua francese: Organisation intergouvernementale pour les Transports Internationaux Ferroviaire, abbreviata: OTIF) è un'organizzazione intergovernativa che governa il trasporto ferroviario internazionale.[1]

Nel 2015 ha come membri stati dell'Europa, dell'Africa e dell'Asia.

L'OTIF sviluppa strumenti per facilitare il traffico ferroviario internazionale e per raggiungere questo obiettivo lavora a stretto contatto con il Comitato Internazionale del Trasporto Ferroviario (CIT), la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE), l'Agenzia ferroviaria europea (ERA), la commissione europea "DG MOVE" e l'Organizzazione per la cooperazione delle Ferrovie (OSJD).

Storia

Mappa dei paesi membri dell'OTIF

L'OTIF venne istituita il 1º maggio 1985 successivamente alla Convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF 1980), che venne sottoscritta a Berna (Svizzera) nel 1980. Il predecessore era l'Ufficio Centrale per il trasporto ferroviario internazionale (OCTI), istituito nel 1893.

La convenzione COTIF venne modificata dal protocollo firmato a Vilnius il 3 giugno 1999. Prima di tale protocollo, il principale obbiettivo dell'OTIF era di sviluppare sistemi giuridici uniformi per il trasporto ferroviario internazionale dei passeggeri e delle merci: tali sistemi di leggi sono esistiti per molti decenni ed erano conosciuti come "Regole Uniformi" ed includevano la CIV (Convention Internationale pour le transport des Voyageurs, Convenzione Internazionale per il trasporto dei Viaggiatori) per i passeggeri e la CIM (Convention Internationale pour le transport des marchandises, Convenzione Internazionale per il trasporto delle Merci) per le merci.

Membri

Nel 2016 sono 50 gli stati membri dell'OTIF[2], più un membro associato senza diritto di voto (Giordania) oltre all'Unione europea (dal 2011)[1]:

  1. Bandiera dell'Afghanistan Afghanistan
  2. Bandiera dell'Albania Albania
  3. Bandiera dell'Algeria Algeria
  4. Bandiera dell'Armenia Armenia
  5. Bandiera dell'Austria Austria
  6. Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
  7. Bandiera del Belgio Belgio
  8. Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina
  9. Bandiera della Bulgaria Bulgaria
  10. Bandiera della Croazia Croazia
  11. Bandiera della Danimarca Danimarca
  12. Bandiera dell'Estonia Estonia
  13. Bandiera della Finlandia Finlandia
  14. Bandiera della Francia Francia
  15. Bandiera della Georgia Georgia
  16. Bandiera della Germania Germania
  17. Bandiera della Grecia Grecia
  18. Bandiera dell'Iran Iran
  19. Bandiera dell'Iraq Iraq (membro sospeso)
  20. Bandiera dell'Irlanda Irlanda
  21. Bandiera dell'Italia Italia
  22. Bandiera della Giordania Giordania (membro associato)
  23. Bandiera della Lettonia Lettonia
  24. Bandiera del Libano Libano (membro sospeso)
  25. Bandiera del Liechtenstein Liechtenstein
  26. Bandiera della Lituania Lituania
  27. Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo
  28. Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord
  29. Bandiera di Monaco Monaco
  30. Bandiera del Montenegro Montenegro
  31. Bandiera del Marocco Marocco
  32. Bandiera della Norvegia Norvegia
  33. Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
  34. Bandiera del Pakistan Pakistan
  35. Bandiera della Polonia Polonia
  36. Bandiera del Portogallo Portogallo
  37. Bandiera del Regno Unito Regno Unito
  38. Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
  39. Bandiera della Romania Romania
  40. Bandiera della Russia Russia
  41. Bandiera della Serbia Serbia
  42. Bandiera della Siria Siria (membro sospeso)
  43. Bandiera della Slovacchia Slovacchia
  44. Bandiera della Slovenia Slovenia
  45. Bandiera della Spagna Spagna
  46. Bandiera della Svezia Svezia
  47. Bandiera della Svizzera Svizzera
  48. Bandiera della Tunisia Tunisia
  49. Bandiera della Turchia Turchia
  50. Bandiera dell'Ucraina Ucraina
  51. Bandiera dell'Ungheria Ungheria
  52. Bandiera dell'Unione europea Unione europea

Membri sospesi

Dal settembre 1997 l'appartenenza all'organizzazione di Libano ed Iraq è stata sospesa fino al ripristino del traffico ferroviario internazionale in questi paesi[2].

Membri associati

La Giordania (le cui ferrovie si estendono per 1600 km) è un membro associato dal 1º agosto 2010, senza diritto di voto[2][3].

Sede ed organi

La sede dell'OTIF si trova a Berna, in Svizzera.

Gli organi sono: l'Assemblea generale, il Comitato amministrativo (per la supervisione finanziaria ed amministrativa), il Comitato di revisione, il Comitato degli esperti sul trasporto di beni pericolosi, il Comitato degli esperti tecnici e il Comitato per l'assistenza ferroviaria; il Segretariato generale svolge i compiti di segreteria.

Le lingue di lavoro dell'organizzazione sono l'inglese, il francese ed il tedesco.

Attività

  1. Sviluppo del diritto dei trasporti in ambito ferroviario nelle seguenti aree:
    • contratti di trasporto internazionale di passeggeri e merci (CIV and CIM),
    • trasporto di merci pericolose (RID),
    • contratti d'uso dei veicoli (CUV),
    • contratti d'uso dell'infrastruttura ferroviaria (CUI),
    • validazione degli standard tecnici ed adozione di prescrizione tecniche uniformi per il materiale ferroviario (APTU),
    • procedura per l'ammissione tecnica di veicoli ferroviari e altro materiale ferroviario usati nel traffico internazionale (ATMF);
  2. estendere lo scopo della convenzione COTIF al fine di rendere possibile, nel lungo tempo, l'adozione di un unico regime legale mondiale dall'Atlantico al Pacifico;
  3. preparazione per l'entrata in vigore del Protocollo di Lussemburgo (che ha istituito il registro per le garanzie internazionali del materiale rotabile ferroviario e il Segretariato dell'Autorità di supervisione);
  4. la rimozione degli ostacoli per il passaggio delle frontiere nei trasporti ferroviari internazionali;
  5. partecipazione nella preparazione di altre convenzioni internazionali riguardanti il trasporto ferroviario, in collaborazione con la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite ed altre organizzazioni internazionali.

Nel 2016 le Regole Uniformi create dell'OTIF si applicano nei trasporti ferroviari internazionali lungo i circa 250.000 km di linee ferroviarie e sui 17.000 km dei complementari collegamenti navali marittimi e su acque interne, così come nei trasporti stradali precedenti e successivi a quello ferroviario.

Note

  1. ^ a b Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia (OTIF), su EUR-lex. URL consultato il 28 luglio 2016.
  2. ^ a b c (EN) List of OTIF member states, su otif.org. URL consultato il 28 luglio 2016.
  3. ^ Accession to OTIF – Associate Member: Jordan (PDF), 12 maggio 2010.

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • (ENFRDE) Sito ufficiale, su otif.org. Modifica su Wikidata
  • Convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF 1980) (PDF), su Consiglio federale della Svizzera. URL consultato il 28 luglio 2016.
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