Rivolte in Iraq del 1991

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Rivolte in Iraq del 1991
parte del Conflitto curdo-iracheno, del Conflitto sunnita-sciita e della Guerra del Golfo
un carro armato iracheno disabilitato dai ribelli
Data1º marzo-5 aprile 1991
LuogoIraq
Esito
  • Vittoria del governo iracheno al sud, vittoria curda al nord
  • repressioni massicce contro la popolazione e esodo di 1,8 milioni di rifugiati dal paese
  • i conflitti continuano fino all'ottobre 1991 al nord e fino al 1994 al sud rurale
  • distruzione accelerata delle paludi del Tigri e eufrate da parte del governo iracheno
Modifiche territorialiistituzione della Repubblica autonoma del Kurdistan iracheno e delle No-Fly zones sull'Iraq
Schieramenti
Iraq
SCIRI
Partito Islamico Da'wa
Bandiera del Kurdistan Peshmerga
PDK
PUK
Partito Comunista del Kurdistan
Movimento Islamico del Kurdistan
Partito Comunista Iracheno
Ala siriana all'interno del Partito Ba'th
Movimento Democratico Assiro
disertori dell'esercito iracheno e della milizia irachena
Comandanti
Effettivi
300.000 soldati governativi
4500 soldati del MEK
40.000- 50.000 soldati dello SCIRI
15-45.000 soldati del KDP
4000-12.000 soldati del PUK
Perdite
25.000 soldati governativi25.000-180.000 morti civili
"fonti nel corpo del testo"
Voci di rivolte presenti su Wikipedia
Manuale

Le rivolte in Iraq del 1991 furono una serie di rivolte popolari nel nord e nel sud della nazione in seguito al cessate il fuoco della guerra del Golfo; le più incoordinate rivolte furono l'"Intifada Shaabab" tra gli arabi e la "rivolta nazionale" tra i curdi. Queste rivolte erano guidate dalla percezione che l'allora presidente iracheno Saddam Hussein fosse responsabile delle repressioni sociali sistematiche e che fosse diventato ormai vulnerabile a un cambio di regime. Questa percezione di debolezza era maggiormente a causa della sconfitta irachena nella guerra Iran-Iraq e nella guerra del Golfo, che avevano provocato una distruzione dell'economia e della popolazione dell'Iraq.

Entro le prime due settimane della rivolta, la maggior parte delle città e delle provincie dell'Iraq erano già cadute nelle mani delle forze ribelli. I partecipanti della rivolta erano un misto di etnie, religioni e affiliazioni politiche tra cui soldati disertori, arabi sciiti islamisti, nazionalisti curdi e gruppi di estrema sinistra. Dopo le iniziali vittorie, la rivolta iniziò a vacillare a causa delle divisioni interne e al mancato sperato supporto statunitense, così il Partito Ba'th di Saddam Hussein riuscì a mantenere il controllo della capitale Baghdad e iniziò presto a reprimere i ribelli in una brutale campagna condotta dalle forze lealiste della Guardia repubblicana irachena.

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