Thomas Dunhill

Dunhill nel 1920 circa

Thomas Frederick Dunhill (Hampstead, 1º febbraio 1877 – Scunthorpe, 13 marzo 1946) è stato un compositore e sceneggiatore inglese. Le sue composizioni comprendono un ciclo di canzoni, Il vento tra le canne e un'operetta, Tantivy Towers.

Biografia

Primi anni

Dunhill nacque a Hampstead, a Londra, quarto dei cinque figli di Henry Dunhill (1842-1901) e di sua moglie Jane, nata Styles (1843-1922).[1] Henry Dunhill era un produttore di sacchi, teloni e corde; Jane Dunhill gestiva un piccolo negozio di musica. Il loro figlio maggiore, Alfred in seguito fondò un'azienda di tabacco che porta il suo nome.[1] Thomas fu educato alla North London High School for Boys e quando la famiglia si trasferì nel Kent, al Kent College, a Canterbury.[1]

Nel 1893 Dunhill entrò al Royal College of Music studiando il pianoforte con Franklin Taylor, contrappunto con James Higgs e W.S. Rockstro e armonia con Walter Parratt.[1] Nel 1894 iniziò a studiare composizione sotto Charles Villiers Stanford, di cui rimase allievo dopo aver lasciato il college, studiando con lui fino al 1901.[1] Nel 1899 Dunhill fu il primo vincitore della Medaglia d'oro Tagore, assegnata ai migliori studenti del college.[2]

Primi del XX secolo

Dal 1899 al 1908 Dunhill fu assistente maestro di musica a Eton. Dal 1905 fece anche parte dello staff del Royal College of Music come professore di armonia e contrappunto.[2] Iniziò una carriera come esaminatore presso l'Associated Board delle Royal Schools of Music, lavorando in Gran Bretagna e in gran parte dell'Impero britannico.[1]

Dal 1907 al 1919 Dunhill presentò concerti di musica da camera a Londra, con opere di compositori britannici.[2] Dopo il primo, nel giugno del 1907, The Times osservava:

«Un progetto di concerti di musica da camera, il cui scopo è quello di offrire un secondo ascolto alle opere moderne che sono troppo dotate per essere messe sullo scaffale dopo quella che è pateticamente definita una "produzione di successo", merita certamente un grande elogio, e, ancora di più, un supporto pratico da parte dei musicisti.[3]»

Tra i compositori presenti nei primi concerti c'erano James Friskin, Joseph Holbrooke, Cecil Forsyth e William Hurlstone. In seguito Dunhill presentò opere di Ralph Vaughan Williams, Charles Wood, Eugene Goossens, Rutland Boughton, J. B. McEwen, Richard Walthew e Nicholas Gatty.

Durante questo periodo Dunhill stava componendo lavori orchestrali e da camera, canzoni e cicli di canzoni. Il suo ciclo The wind among the reeds, basato su quattro poesie di W B Yeats per tenore e orchestra, fu eseguito per la prima volta nel 1912 da Gervase Elwes in un concerto della Royal Philharmonic Society diretto da Sir Frederic Hymen Cowen.[4] The Times scrisse: "Il signor Dunhill ha colto molto abilmente lo spirito delle poesie di Yeats e la sua musica trasmette bene il loro misticismo silenzioso e non forzato, i loro rapidi giri di umorismo e il snello flusso delle linee... L'ambientazione del signor Dunhill sembra sempre centrare l'essenziale e non è mai sforzata".[4]

Nel mondo musicale di Londra Dunhill era diventata una figura di crescente importanza negli anni precedenti la prima guerra mondiale. Fu invitato a rivolgersi all'Associazione Musicale nel 1908 sul tema "L'evoluzione della melodia"; le sue osservazioni furono ampiamente riportate dalla stampa generale.[5] Allo scoppio della guerra si unì agli Artists Rifles e in seguito divenne parte di un banda con le Guardie Irlandesi.[1] Nel 1918 fu nominato direttore della Royal Philharmonic Society; presiedette la riunione del consiglio che riformò lo statuto della società dopo l'espediente bellico di controllo effettivo da parte di Sir Thomas Beecham.[6]

Operetta

Uno dei compositori che Dunhill ammirava molto era Arthur Sullivan. In genere evitò l'influenza di Sullivan nella sua musica,[7] ma il suo studio sulla musica di Sullivan del 1928 aprì una nuova strada: c'erano state molte biografie e memorie, ma quello di Dunhill fu il primo libro di un musicista praticante ad analizzarne la musica.[8] Oltre al libro del 1928, Dunhill arrangiò 15 album di musica per pianoforte di tutte le 14 opere di Gilbert e Sullivan.[9]

Nel 1935 la musica di Dunhill arrivò ad un pubblico più vasto con l'opera comica Tantivy Towers su un libretto di A.P. Herbert. Andò in scena al Lyric Theatre, all'Hammersmith e poi al New Theatre di Londra per oltre 180 spettacoli.[10] Fu ripresa nel 1935 con Maggie Teyte e Steuart Wilson nei ruoli principali.[10] L'opera metteva ironicamente in contrasto i moderni tipi artistici di Chelsea con il tradizionale set filisteo della contea. Si riteneva che Dunhill avesse avuto più successo con l'ultima musica che per quella iniziale e fu criticato per aver evitato qualsiasi accenno di jazz nella sua musica di Chelsea.[7]

Ultimi anni

Dunhill era un sostenitore convinto delle organizzazioni dedicate all'assistenza dei suoi compagni musicisti: tra queste la Performing Right Society e il Benevolent Fund dei musicisti.[2] Era direttore della Royal Philharmonic Society e Decano della Facoltà di Musica dell'Università di Londra. Era costantemente richiesto come esaminatore musicale, docente e giudice e tornò a insegnare, prima al Royal College, assumendo il corso di musica da camera, e poi a Eton, dove tornò durante la seconda guerra mondiale.[1]

Come compositore le ultime opere di Dunhill comprendevano Four Original Pieces per organo op. 101 (1916), Elegiac Variations (1919–20), scritto in memoria di Hubert Parry,[1] un balletto, Gallimaufry, presentato in anteprima ad Amburgo nel 1937,[11] Trittico per viola e orchestra (1942) e un'ouverture, May Time (1945) presentato in anteprima ai the Proms diretto da Sir Adrian Boult.[1] The Times definì l'ultima "un'overture popolare e senza pretese che si fa strada abbastanza allegramente e attingendo abilmente alla vera vitalità di un Morris e una delle migliori melodie di Morley".[12] Il suo pezzo orchestrale più ragguardevole fu la Sinfonia in la minore composta diversi anni prima, ma eseguita per la prima volta a Belgrado nel 1922.[1]

In un momento in cui la musica di Elgar era fuori moda, Dunhill ne era un forte sostenitore. Il suo libro del 1938 sul compositore combinava biografia e analisi musicale. The Times Literary Supplement elogiò Dunhill per la sua analisi accessibile e per "un ritratto disegnato da uno che lo conosceva e lo amava molto".[13]

Tra le onorificenze assegnate a Dunhill vi furono la Cobbett Chamber Music Medal (1924), di cui fu il primo destinatario,[2] un dottorato onorario alla Durham University (1940) e borse onorarie della Royal Academy of Music (1938) e del Royal College of Music (1942).[1]

Vita privata

Nel 1914 Dunhill sposò Mary Penrose Arnold, pronipote di Matthew Arnold, suo prozio e pronipote di Thomas Arnold, suo bisnonno. Dal matrimonio erano nati due figli e una figlia. Mary Dunhill morì nel 1929. Nel 1942 Dunhill sposò Isabella Simpson Featonby.

Dunhill morì nella casa di sua suocera a Scunthorpe, a 69 anni.[1]

Composizioni

  • The Wind among the Reeds (ciclo di canzoni, tenore e orch.) (1912)
  • Quattro pezzi originali per organo Op. 101 (organo) (1916)
  • The King's Threshold (overture)
  • Dance Suite per archi
  • Variazioni su una vecchia melodia inglese (violoncello e orchestra)
  • The Chiddingfold Suite (orchestra d'archi)
  • Tantivy Towers
  • Variazioni elegiache in memoria di Hubert Parry (Festival di Gloucester 1922)
  • Sinfonia in la minore (1916,[14] Belgrado 1922)
  • Quartetto in si minore (pianoforte ed archi)
  • Quintetto in mi bemolle (pianoforte, fiati e archi)
  • Fantasia trio (pianoforte, violino e viola)
  • Suite fantasia in sei brevi movimenti (clarinetto e pianoforte), op. 91
  • Fantasia per quartetto d'archi
  • Sonate per violino e pianoforte, n. 1 in re, n. 2 in fa
  • Canzoni e brani di canzoni (vari)
  • 3 cantate per bambini (John Gilpin; Sea Fairies; The Masque of the Shoe)
  • Pezzi per pianoforte per bambini (vari)
  • Pezzi per violino; Pezzi per violoncello (vari)
  • Suite lirica; fagotto e pianoforte
  • Una canzone di Erin
  • Cornucopia; sei miniature per corno e pianoforte

Piping Times Book 3 -- Un libro di melodie per flauti di bambù

Scritti

  • Chamber Music: A Treatise for students (Macmillan, London 1913)
  • "Edward German, An Appreciation" in Musical Times, Vol. 77, No. 1126 (Dec. 1936), pp. 1073–1077.
  • Sullivan's Comic Operas – A Critical Appreciation (Edward Arnold, London 1928).
  • Sir Edward Elgar (Blackie & Son, London, 1938)

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Jeremy Dibble, "Dunhill, Thomas Frederick (1877–1946)", su oxforddnb.com, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  2. ^ a b c d e Beryl Kington, "Dunhill, Thomas", in Oxford Music Online, Grove Music Online. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  3. ^ "Concerts", The Times, 10 June 1907, p. 4
  4. ^ a b "Music – Philharmonic Society", The Times, 22 November 1912, p. 9
  5. ^ "Our London Correspondence", The Manchester Guardian, 22 April 1908, p. 4; and "The Musical Association", The Times, 23 April 1908, p. 13
  6. ^ "Thomas Frederick Dunhill" Bach Cantatas, accessed 7 May 2013
  7. ^ a b "The Lyric Theatre, Hammersmith – 'Tantivy Towers'", The Times, 17 January 1931, p. 8
  8. ^ "Sullivan's Operas", The Times Literary Supplement, 12 April 1928, p. 269
  9. ^ They were published by Chappell and Co: Trial by Jury (1925 – OCLC 498795573), The Sorcerer (1924 – OCLC 42298598 ),H.M.S. Pinafore (1924 – OCLC), The Pirates of Penzance (including "Climbing Over Rocky Mountain" originally from Thespis (1924 – OCLC 498795573), Patience (1924 – OCLC 498795573), Iolanthe (1924 – OCLC 498795573), Princess Ida (1925 – OCLC 498795573), The Mikado' (1924 – OCLC 498795573), Ruddigore (1925 – OCLC 498795573), The Yeomen of the Guard (1924 – OCLC 498795573), The Gondoliers (1924 – OCLC 498795573), Utopia, Limited (1925 – OCLC 498795573), and The Grand Duke (1925 – OCLC 498795573), and two collections, "The Sullivan piano solo album: twenty one charming melodies from the famous Gilbert & Sullivan operas" (1924 – OCLC 221506885), and "An album of marches from the Gilbert & Sullivan operas" (1934 – OCLC 22996982).
  10. ^ a b "The Theatres – Revival of "Tantivy Towers," The Times, 27 May 1935, p. 12
  11. ^ "British Ballet in Hamburg", The Times, 18 December 1937, p. 10
  12. ^ "Promenade Concert – Thomas F. Dunhill's New Overture", The Times, 11 September 1945, p. 6
  13. ^ "Music and Literature", The Times Literary Supplement, 5 November 1938, p. 704
  14. ^ The English Symphony 1880–1920, su musicalresources.co.uk, 25 marzo 2007. URL consultato il 5 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2007).

Collegamenti esterni

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