Villa romana del Varignano

Villa romana del Varignano
CiviltàRomana
UtilizzoVilla romana
EpocaI secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComunePortovenere
Dimensioni
Superficie3 100 m²
Amministrazione
EnteDirezione Regionale Musei della Liguria
ResponsabileAntonella Traverso
Visitabile
Visitatori2 880 (2022)
Sito webmuseiliguria.cultura.gov.it/villa-romana-del-varignano
Mappa di localizzazione
Map
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La villa romana del Varignano era una residenza padronale e residenziale dell'epoca romana presso la zona del Varignano Vecchio, nella frazione delle Grazie a Portovenere, in provincia della Spezia[1]. Il luogo è anche sede del relativo museo archeologico.

Storia e descrizione

Il sito della villa romana è nel seno del Varignano Vecchio, affacciato sul mare, tra la zona del santuario delle Grazie e, a nordest, del forte militare omonimo[2].

Scavi condotti dal 1967 al 1986 hanno portato alla luce un complesso tardo repubblicano, situato in una posizione particolarmente felice: situata al fondo di una piccola valle ricca di acque, la villa è prospiciente il mare, circondata da un fundus coltivato a oliveto, forse anche con zone boschive e di pascolo.

La prima fase di costruzione della villa è datata alla prima metà del I secolo a.C., in epoca sillana.[2]

Come ogni villa romana, anche questa era costituita da un edificio destinato alla residenza del proprietario collegato ad un'area dedicata all'attività agricola, in questo caso prettamente legata alla produzione e alla lavorazione dell'olio d'oliva[2]. Il quartiere padronale - pars urbana (1320 m²) - e la zona produttiva - pars fructuaria (1760 m²) - sono qui separate da una corte (4800 m²) che fungeva a luogo delle lavorazioni del torcularium (frantoio per olio).

Il complesso era anche dotato di una darsena privata che consentiva diretti collegamenti marittimi con le altre località del golfo e con la vicina Luni.

Gli appartamenti del dominus erano concepiti lungo uno sviluppo orizzontale, con atri pavimentati a mosaico e ambienti per il soggiorno e per il riposo notturno.

L'impianto per la lavorazione dell'olio - erano presenti due torchi per la spremitura, vasche di decantazione e una cella olearia a cielo aperto - rimase attivo fino al I secolo d.C.[2].

È da questo periodo infatti che l'area del fattore (vilicus) subì una significativa trasformazione architettonica, dagli archeologi definita per l'appunto seconda fase: fu realizzato un impianto termale privato, dotato di locali riscaldati e di vasche per bagni caldi e freddi.
A questo scopo, per disporre della necessaria riserva d'acqua, fu costruita una cisterna con soffitto a volta, particolare questo considerato pressoché unico[2] nel suo genere rispetto ad analoghi edifici romani dell'Italia settentrionale.

Cessata l'attività collegata alla produzione dell'olio di oliva, la stessa residenza romana fu comunque frequentata fino al VI secolo d.C.[2].

  • Vista dall'alto degli scavi
    Vista dall'alto degli scavi
  • Sezione di scavi con mosaici a pavimento
    Sezione di scavi con mosaici a pavimento
  • Sezione di mosaici
    Sezione di mosaici
  • La fortezza del Varignano e il Forte Santa Maria in una illustrazione del 1889
    La fortezza del Varignano e il Forte Santa Maria in una illustrazione del 1889

Note

  1. ^ Lo scrittore romano Varrone scrive di “una villa perfetta che sorge nell’insenatura ben riparata”.
  2. ^ a b c d e f Fonte dal sito turistico della Provincia della Spezia, su turismoprovincia.laspezia.it. URL consultato il 15-11-2011 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).

Voci correlate

  • Villa romana
  • Varignano

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