Alopeconneso
Alopeconneso | |
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Alopeconneso nel Chersoneso Tracico | |
Nome originale | Ἀλωπεκόννησος |
Territorio e popolazione | |
Lingua | greco antico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Grecia |
Coordinate | 40°17′25.72″N 26°14′24.18″E40°17′25.72″N, 26°14′24.18″E |
Cartografia | |
Alopeconneso | |
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Alopeconneso (in greco antico: Ἀλωπεκόννησος?, Alōpekónnēsos, "isola della volpe") era una polis dell'antica Grecia ubicata nel Chersoneso Tracico.
Storia
Viene citata nel Periplo di Scilace, al quarto posto in una successione di città del Chersoneso Tracico costituita da Cardia, Ide, Pegno, Alopeconneso, Araplo, Eleunte e Sesto.[1]
Strabone la situa tra la città di Limna e il promontorio di Macusia, e commenta che Alopeconneso si trova alla fine del golfo di Saros. Il geografo aggiunge che Eno era stata una colonia di Alopeconeso prima di esserlo di Mitilene e Cime.[2]
La città partecipò alla lega delio-attica visto che appare nella lista dei tributi ad Atene tra il 451 e il 429 a.C.[3]
Il Chersoneso passò nelle mani del regno degli Odrisi all'epoca del re Coti I e gli ateniesi tentarono di recuperarne il controllo. Demostene cita Alopeconneso nel suo discorso contro Aristocrate, come un luogo pieno di pirati, e città assediata dagli Ateniesi, mentre i pirati erano aiutati da Caridemo, anche se quest'ultimo alla fine firmò un trattato con gli Ateniesi.[4]
Esistono monete di bronzo coniate da Alopeconneso, datate tra il 400 e il 200 a.C., sulle quali è inciso il nome della città come ΑΛΩ o ΑΛΩΠΕΚΟΝ.[3]
Viene localizzata nel promontorio di Küçuk Kemikli.[3]