Villa di delizia

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Villa Reale di Monza, nobile villa di delizia neoclassica di Giuseppe Piermarini.

La villa di delizia fu un genere architettonico particolarmente diffuso fra la nobiltà a partire dal XVI secolo[1]. Si trattava di una residenza suburbana, posta lontano dalla città, in cui i nobili si ritiravano nei periodi di villeggiatura[2].

Definizione

La definizione è quella assegnata nel XVIII secolo da Marc'Antonio Dal Re alla propria collezione di incisioni ritraenti diverse ville suburbane milanesi[3].

Elemento imprescindibile di ciascuna villa era quello del proprio giardino[4].

Tipologia

Nel milanese, tale fenomeno si sviluppò in particolar modo lungo il percorso dei due navigli, il Naviglio Grande e il Naviglio della Martesana e verso la Brianza.

Note

  1. ^ Spiriti, Andrea, Il primo e il secondo rococò : arte e spazio, Comunicazioni sociali. MAG. AGO., 2006.
  2. ^ Spiriti, Andrea, Spazio e spazi: la dialettica fra arte e architettura, Cheiron: materiali e strumenti di aggiornamento storiografico: 55 56, 1 2, 2011.
  3. ^ DAL RE, Marcantonio in Dizionario Biografico, su treccani.it. URL consultato il March 15, 2016.
  4. ^ Ville gentilizie nell'Alto milanese, su Lombardia Beni Culturali. URL consultato il March 15, 2016.

Bibliografia

  • Carlo Castellaneta, Villa di delizia, Bestsellers, n. 363, Milano, Mondadori, 1993, ISBN 88-04-37824-7.
  • Dianne Harris, The Nature of Authority: Villa Culture, Landscape, and Representation in Eighteenth-Century Lombardy, University Park, Pennsylvania State University Press, 2003, ISBN 0-271-02216-7.

Voci correlate

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