Zersetzung

Zersetzung, che in tedesco significa letteralmente degradazione o decomposizione, fu una tecnica psicologica ideata dalla polizia segreta della Repubblica Democratica Tedesca, la Stasi, per distruggere psicologicamente gli oppositori politici.

Descrizione

La Zersetzung fu una tecnica messa in atto a partire dal gennaio del 1976, per ostacolare e minare psicologicamente gli oppositori del regime. A causa della firma degli Accordi di Helsinki nell'agosto del 1975, si era verificato un aumento impressionante delle richieste di espatrio da parte dei cittadini della Repubblica Democratica Tedesca, per limitare questo fenomeno si decise di utilizzare nuovi metodi meno appariscenti dei precedenti.[1] Questo nuovo metodo di guerra psicologica consisteva nel degradare l'immagine, del presunto o vero oppositore del regime, a livello sociale diffondendo voci infamanti sul suo conto. Per minarne la salute psichica gli agenti della Stasi s'introducevano nelle abitazioni spostando gli oggetti, in modo da farli sentire controllati e spesso agivano per renderli economicamente fragili causandone i licenziamenti.[2]

Note

  1. ^ Tra spionaggio e difesa: il Westarbeit tedesco-orientale nella fase di détente, su Diacronie. Studi di storia contemporanea, 2016. URL consultato il 19 novembre 2019.
  2. ^ Mirko Molteni, Storia dei servizi segreti, Newton Compton Editori, 2018, ISBN 9788854199705.

Bibliografia

  • Mirko Molteni, "Storia dei servizi segreti", Newton Compton Editori (2018), ISBN 9788854199705
  • Torsten Diedrich, "Militär und Staatssicherheit im Sicherheitskonzept der Warschauer-Pakt-Staaten", ISBN 978-3861536109

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