Mollificatore

Un mollificatore a supporto contenuto nell'intervallo [-1,1]

In matematica, più precisamente in analisi funzionale, un mollificatore è una funzione di variabile reale che soddisfa certe proprietà di regolarità e di limitatezza del supporto.

Le successioni di mollificatori sono usate spesso per approssimare (in un senso ben preciso) funzioni che presentano delle discontinuità o degli "angoli" mediante funzioni più regolari, che localmente sono costruite tramite una media integrale del valore della funzione nel punto.

Definizione

Un mollificatore è una funzione ρ : R n R {\displaystyle \rho :\mathbb {R} ^{n}\to \mathbb {R} } che soddisfa le seguenti proprietà:

  • ρ C ( R n ) {\displaystyle \rho \in C^{\infty }(\mathbb {R} ^{n})}
  • supp ( ρ ) B ( 0 , 1 n ) {\displaystyle {\mbox{supp}}(\rho )\subset B\left(0,{\frac {1}{n}}\right)}
  • ρ 0 {\displaystyle \rho \geq 0}
  • R n ρ = 1 {\displaystyle \int _{\mathbb {R} ^{n}}\rho =1}

dove con supp ( ρ ) {\displaystyle {\mbox{supp}}(\rho )} si intende il supporto di ρ {\displaystyle \rho } , cioè la chiusura dell'insieme di punti dove ρ {\displaystyle \rho } non si annulla, e B ( 0 , 1 n ) {\displaystyle B\left(0,{\frac {1}{n}}\right)} è la palla centrata nell'origine di raggio 1 / n {\displaystyle 1/n} .[1]

Si dimostra che esistono infinite successioni di mollificatori; una possibile costruzione è la seguente:

ρ 1 ( x ) = { e 1 | | x | | 2 1  se  | | x | | < 1 0  se  | | x | | 1 {\displaystyle \rho _{1}(x)={\begin{cases}e^{1 \over ||x||^{2}-1}&{\mbox{ se }}||x||<1\\0&{\mbox{ se }}||x||\geq 1\end{cases}}}
ρ n ( x ) = c n ρ 1 ( n x ) {\displaystyle \rho _{n}(x)=c_{n}\rho _{1}(nx)}

dove c n {\displaystyle c_{n}} è una costante che normalizza l'integrale a 1.

Proprietà e utilizzi

In alto: un mollificatore. In basso, una funzione irregolare in rosso e la sua regolarizzata in blu

In analisi funzionale e teoria delle distribuzioni si lavora di solito con funzioni "regolari", cioè possedenti un certo numero di derivate, costruendo strumenti per estrapolare informazioni e dare risultati su esse. Se ciò non è possibile, si tenta di "regolarizzare" una funzione, cioè approssimarla con funzioni regolari, che tendano alla funzione originaria in una certa topologia funzionale.

I mollificatori si prestano bene allo scopo: se ad es. u : R n R {\displaystyle u:\mathbb {R} ^{n}\to \mathbb {R} } è la funzione da regolarizzare (ad esempio localmente integrabile), allora la funzione:

ρ u ( x ) = R n ρ ( y ) u ( x y ) d y {\displaystyle \rho *u(x)=\int _{\mathbb {R} ^{n}}\rho (y)u(x-y)dy}

per le proprietà della convoluzione è liscia e dunque altamente regolare. Tale funzione si presenta come una media pesata dei valori di u {\displaystyle u} per punti vicini a x {\displaystyle x} , in quanto per definizione di ρ {\displaystyle \rho } l'integranda è non nulla solo in una palla centrata in x {\displaystyle x} di raggio 1 / n {\displaystyle 1/n} e assume valori massimi (che quindi per l'integrale "contano" di più) per valori molto vicini a x {\displaystyle x} .

La bontà di questa costruzione è assicurata dai seguenti risultati:

  • Se u {\displaystyle u} è continua allora ρ n u {\displaystyle \rho _{n}*u} converge a u {\displaystyle u} uniformemente sui compatti.
  • Se u L p ( R n ) {\displaystyle u\in L^{p}(\mathbb {R} ^{n})} , con p < {\displaystyle p<\infty } , allora ρ n u {\displaystyle \rho _{n}*u} converge a u {\displaystyle u} in norma L p {\displaystyle L^{p}} .

Quest'ultimo risultato consente anche di dimostrare che lo spazio delle funzioni test è denso sia in L p {\displaystyle L^{p}} che nello spazio di Sobolev W 1 , p {\displaystyle W^{1,p}} per p < {\displaystyle p<\infty } .

Note

  1. ^ H. Brezis, p. 111.

Bibliografia

  • Haïm Brezis, Analisi funzionale - Teoria e applicazioni, Napoli, Liguori, 1990, ISBN 88-207-1501-5.

Voci correlate

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