Arcotangente

In trigonometria l'arcotangente è definita come funzione inversa della restrizione della funzione tangente all'intervallo ( π 2 , π 2 ) R . {\displaystyle \left(-{\pi \over 2},{\pi \over 2}\right)\subset \mathbb {R} .} [1]

Il nome può esser fatto derivare dalla locuzione uno degli archi la cui tangente è la misura dell'angolo (infatti i radianti, unità di misurazione della funzione arcotangente, corrispondono al rapporto tra la lunghezza dell'arco di circonferenza individuato da un dato angolo e il raggio della circonferenza stessa). Con maggior precisione, si potrebbe affermare che l'arcotangente di x {\displaystyle x} è l'angolo di valore assoluto minore la cui tangente è x {\displaystyle x} . È necessario considerare la restrizione della funzione tangente all'intervallo precedentemente indicato in modo da preservare l'invertibilità della funzione.

Notazione

La notazione matematica dell'arcotangente è arctan {\displaystyle \arctan } o a r c t g {\displaystyle {\rm {arctg}}} ; è comune anche la scrittura tan 1 {\displaystyle \tan ^{-1}} . In diversi linguaggi di programmazione e sulle tastiere di alcune calcolatrici si utilizzano le forme ATAN e ATN.

Proprietà

Grafico della funzione y=arctan(x)
  • L'arcotangente è una funzione definita sull'insieme dei numeri reali:[2]
arctan : R ( π 2 , π 2 ) . {\displaystyle \arctan :\mathbb {R} \rightarrow \left(-{\pi \over 2},{\pi \over 2}\right).}
  • La sua immagine è l'intervallo:
arctan ( R ) = ( π 2 , π 2 ) R . {\displaystyle \arctan(\mathbb {R} )=\left(-{\pi \over 2},{\pi \over 2}\right)\subset \mathbb {R} .}
  • Ne esistono finiti i limiti agli estremi del dominio:
lim x arctan ( x ) = π 2 , {\displaystyle \lim _{x\to -\infty }\arctan(x)=-{\pi \over 2},}
lim x + arctan ( x ) = π 2 . {\displaystyle \lim _{x\to +\infty }\arctan(x)={\pi \over 2}.}
  • La funzione arcotangente è monotona strettamente crescente:
x 1 , x 2 R : x 1 < x 2 arctan ( x 1 ) < arctan ( x 2 ) . {\displaystyle \forall x_{1},x_{2}\in \mathbb {R} :x_{1}<x_{2}\Rightarrow \arctan(x_{1})<\arctan(x_{2}).}
  • È una funzione dispari (quindi il suo grafico è antisimmetrico):
arctan ( x ) = arctan ( x ) o equivalentemente arctan ( x ) = arctan ( x ) , {\displaystyle \arctan(x)=-\arctan(-x)\qquad {\text{o equivalentemente}}\qquad \arctan(-x)=-\arctan(x),}

ed è di classe C {\displaystyle C^{\infty }} cioè è continua e ne esiste continua la derivata di ogni ordine:[3]

x 0 R , n N lim x x 0 arctan ( n ) ( x ) = arctan ( n ) ( x 0 ) {\displaystyle \forall \,x_{0}\in \mathbb {R} ,\forall n\in \mathbb {N} \quad \exists \;\lim _{x\to x_{0}}\arctan ^{(n)}(x)=\arctan ^{(n)}(x_{0})}
arctan ( x ) = 1 1 + x 2 , {\displaystyle \arctan '(x)={1 \over 1+x^{2}},}
arctan ( x ) = 2 x ( 1 + x 2 ) 2 , {\displaystyle \arctan ''(x)={-2x \over \left(1+x^{2}\right)^{2}},}
arctan ( 3 ) ( x ) = 6 x 2 2 ( 1 + x 2 ) 3 , {\displaystyle \arctan ^{(3)}(x)={6x^{2}-2 \over \left(1+x^{2}\right)^{3}},}
arctan ( 4 ) ( x ) = 24 x 3 + 24 x ( 1 + x 2 ) 4 , {\displaystyle \arctan ^{(4)}(x)={-24x^{3}+24x \over \left(1+x^{2}\right)^{4}},}
{\displaystyle \cdots }

La relativa serie di MacLaurin (ovvero serie di Taylor centrata nello zero) è:[4]

arctan ( x ) = k = 0 ( 1 ) k x 2 k + 1 2 k + 1 = x x 3 3 + x 5 5 x 7 7 + {\displaystyle \arctan(x)=\sum _{k=0}^{\infty }(-1)^{k}{x^{2k+1} \over 2k+1}=x-{x^{3} \over 3}+{x^{5} \over 5}-{x^{7} \over 7}+\cdots }

è una serie di Leibniz (quindi convergente) soltanto se | x | 1. {\displaystyle \vert x\vert \leq 1.}

È possibile combinare la somma o differenza di due arcotangenti in un'espressione dove l'arcotangente non figura più di una volta:

arctan ( x 1 ) ± arctan ( x 2 ) = { Y ± x 1 x 2 < 1 s e g n o ( x 1 ) π 2 ± x 1 x 2 = 1 Y + s e g n o ( x 1 ) π ± x 1 x 2 > 1 {\displaystyle \arctan \left(x_{1}\right)\pm \arctan \left(x_{2}\right)={\begin{cases}Y&\pm x_{1}x_{2}<1\\{\rm {segno}}\left(x_{1}\right)\,{\displaystyle \,\pi \; \over 2}\qquad &\pm x_{1}x_{2}=1\\Y+{\rm {segno}}\left(x_{1}\right)\,\pi &\pm x_{1}x_{2}>1\\\end{cases}}}

nelle quali

Y = arctan ( x 1 ± x 2 1 x 1 x 2 ) . {\displaystyle Y=\arctan \left({x_{1}\pm x_{2} \over 1\mp x_{1}x_{2}}\right).}

Si ha inoltre che, per x > 0 {\displaystyle x>0} :

arctan ( x ) + arctan ( 1 x ) = π 2 . {\displaystyle \arctan(x)+\arctan \left({1 \over x}\right)={\pi \over 2}.}

Esistono vari modi per provare questa uguaglianza. Ad esempio, basta considerare un triangolo rettangolo avente i cateti di lunghezza x {\displaystyle x} e 1 {\displaystyle 1} . L'angolo opposto al cateto di lunghezza x {\displaystyle x} avrà ampiezza pari a arctan ( x ) {\displaystyle \arctan(x)} , mentre l'angolo opposto al cateto di lunghezza 1 {\displaystyle 1} avrà ampiezza pari a arctan ( 1 x ) {\displaystyle \arctan \left({1 \over x}\right)} . Per il teorema della somma degli angoli interni di un triangolo, vale quindi la relazione:

arctan ( x ) + arctan ( 1 x ) + π 2 = π , {\displaystyle \arctan(x)+\arctan \left({1 \over x}\right)+{\pi \over 2}=\pi ,}

e quindi si giunge a:

arctan ( x ) + arctan ( 1 x ) = π 2 . {\displaystyle \arctan(x)+\arctan \left({1 \over x}\right)={\pi \over 2}.}

Applicazioni

  • In un triangolo rettangolo l'ampiezza in radianti di un angolo acuto equivale all'arcotangente del rapporto fra il suo cateto opposto e il cateto adiacente[5].
  • Grazie alle proprietà della funzione arcotangente, è possibile derivare formule e algoritmi molto efficienti per il calcolo delle cifre di pi greco. Queste formule sono conosciute come formule di tipo Machin.

Note

  1. ^ Paolo Baroncini, Roberto Manfredi, Ilaria Fragni, Lineamenti.Math Blu Volume 4, Ghisetti e Corvi, 2012, ISBN 978-88-538-0432-7. p.187
  2. ^ Paolo Baroncini, Roberto Manfredi, Ilaria Fragni, Lineamenti.Math Blu Volume 4, Ghisetti e Corvi, 2012, ISBN 978-88-538-0432-7. pp.188-189
  3. ^ Maderna C. e Soardi P.M., Lezioni di Analisi Matematica, CittàStudi Edizioni - Milano, 1995, ISBN 88-251-7090-4. p. 219
  4. ^ Maderna C. e Soardi P.M., Lezioni di Analisi Matematica, CittàStudi Edizioni - Milano, 1995, ISBN 88-251-7090-4. p. 239
  5. ^ Baroncini Paolo, Manfredi Roberto, Fragni Ilaria, Lineamenti.Math Blu Volume 4, Ghisetti e Corvi, 2012, ISBN 978-88-538-0432-7. pp. 376-377

Bibliografia

  • Carla Maderna e Paolo M. Soardi, Lezioni di Analisi Matematica, CittàStudi Edizioni - Milano, 1995, ISBN 88-251-7090-4.
  • Paolo Baroncini, Roberto Manfredi, Ilaria Fragni, Lineamenti.Math Blu Volume 4, Ghisetti e Corvi, 2012, ISBN 978-88-538-0432-7.

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