TT367

TT367
Tomba di Paser
Planimetria schematica della tomba TT367[N 1]
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotomba
EpocaXVIII dinastia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàLuxor
Amministrazione
PatrimonioNecropoli di Tebe
EnteMinistero delle Antichità
Visitabileno
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Mappa di localizzazione: Egitto
Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto

TT367 (Theban Tomb 367) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][1] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][2], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

Titolare

TT367 era la tomba di:

Titolare Titolo Necropoli[N 5] Dinastia/Periodo Note[N 6]
Paser[3] Capo degli arcieri, Figlio dell'harem reale, Compagno di Sua Maestà Skeikh Abd el-Qurna XVIII dinastia (Amenhotep II)

Biografia

Unica notizia biografica ricavabile: il nome della moglie Bakyt[4].

La tomba

TT367 non venne ultimata, ma presenta la planimetria a "T" rovesciata tipica delle sepolture del periodo con un breve corridoio che dà accesso a una sala trasversale, con pilastri, e una sala perpendicolare alla prima. Sulle pareti della sala trasversale: il defunto, la moglie e portatori di offerte (1 in planimetria), in una sottoscena macellai all'opera; poco oltre (2) un uomo offre un mazzo di fiori, e una fanciulla una coppa, al defunto e alla moglie; su quattro registri sovrapposti: un banchetto in presenza di un complesso musicale (suonatrici di tamburelli, liuti, arpe, lire, arpe triangolari, un fanciullo danzante, un suonatore di arpa e alcuni servi che recano cibarie). Sul lato corto di nord-ovest, su un semipilastro non ultimato (3) una stele dipinta con testi dedicatori e un prete sem[N 7] in offertorio al defunto; ai lati, su tre registri, scene di riti su statue. Su altra parete (4) il defunto e la moglie versano unguenti sugli offerenti; in una sottoscena, portatori di offerte con un toro dalle corna ornate di nastri preceduto da un macellaio. Sulla parete opposta (5) il defunto, la moglie e una figlia (di cui non è precisato il nome), preceduti da portatori di flabello e seguiti, su cinque registri, da uomini che recano stambecchi, tori dalla gobba, stambecchi e tori inghirlandati e un toro con le corna decorate e offerenti, offrono mazzi di fiori ad Amenhotep II seduto sotto un padiglione sulla cui base sono riportati i Nove Archi[N 8]. SUlle pareti, appena abbozzate della sala longitudinale: nel corridoio di accesso (6) il defunto e la moglie in offertorio di essenze profumate a Osiride e (7) dipinti di epoca successiva, risalenti al periodo tolemaico e resti di testi[5].

Nel 2016 è stata pubblicata una ricerca che esamina la falsa porta nella tomba tebana di Paser, capitano degli arcieri durante il regno di Amenhotep II nel Nuovo Regno (ca. 1427 a.C.–1400 a.C.). Esistono pochi studi relativi alla tomba, ad eccezione del lavoro di Ahmed Fakhry nel 1934-35 [6].

Note

Annotazioni

  1. ^ La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 416.
  2. ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
  3. ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
  4. ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
  5. ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
  6. ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte, fino alla TT252, dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
  7. ^ Il "sem" era il prete, o l'erede, cui competeva la cerimonia di apertura della bocca per consentire al defunto di vivere pienamente della Duat.
  8. ^ L'iconografia dei Nove Archi, intesi come nemici dell'Egitto, è molto antica; il primo esempio si rinviene, infatti, sul piedistallo del trono della statua di Djoser a Saqqara, posti sotto i piedi del sovrano. Non esiste caratterizzazione dei popoli fino al regno di Amenhotep III; successivamente i Nove Archi varieranno a seconda delle condizioni diplomatiche o di attrito esistenti. Sotto la XVIII dinastia si annoveravano, tra gli altri, gli Haw-Nebwt, i popoli delle isole; gli Shwtyw, gli alto-nubiani; i Pedjetiw-Shw, "quelli del deserto orientale"; i Tjekhenw, i libici; mentre sotto Ramses II faranno la loro comparsa gli Hittiti, i Sangar (Babilonesi) e Naharina (Mitanni).

Fonti

  1. ^ Gardiner e Weigall 1913.
  2. ^ Donadoni 1999,  p. 115.
  3. ^ Porter e Moss 1927, p. 430.
  4. ^ Porter e Moss 1927,  p. 430.
  5. ^ Porter e Moss 1927,  pp. 430-431.
  6. ^ (EN) THE FALSE DOOR IN THE TOMB OF PASER (TT.367), CAPTAIN OF ARCHERS, su researchgate.net.

Bibliografia

  • Sergio Donadoni, Tebe, Milano, Electa, 1999, ISBN 88-435-6209-6.
  • Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto - 2 voll.-, Torino, Ananke, 2005, ISBN 88-7325-115-3.
  • (FR) Bernard Bruyere, Les fouilles de Deir el-Médineh (1923-1924), il Cairo, Institut Francais d'Archeologie Oriental, 1925.
  • (FR) Bernard Bruyere, Rapport préliminaire sur les fouilles de Deir el Medineh (Fouilles de l'IFAO), il Cairo, Institut Francais d'Archeologie Oriental, 1930.
  • (FR) Nicolas Grimal, L'ouvrage de Nadine Cherpion et Jean-Pierre Corteggiani, La tombe d'Inherkhâouy (TT359) à Deir el-Medina, in Inscriptions et belles lettres, comptes rendus des séances de 2011, fasc. 1, p.289-290, il Cairo, de Boccard, 2011.
  • (FR) Nadine Cherpion e Jean-Pierre Corteggiani, La tombe d'Inerkhaouy (TT 359) à Deir el Medina", 2 voll., Il Cairo, Institut Francais d'Archeologie Oriental, 2010.
  • (EN) N. De Garis Davies e Alan Gardiner, Seven Private Tombs at Kurnah, Mond & Emery, 1927.
  • (EN) Alexander Henry Rhind, Thebes, its Tombs and their tenants, Londra, Longman, Green, Longman & Roberts, 1862.
  • (EN) Nicholas Reeves e Araldo De Luca, Valley of the Kings, Friedman/Fairfax, 2001, ISBN 978-1-58663-295-3.
  • (EN) Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The complete Valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05080-5.
  • (EN) Alan Gardiner e Arthur E.P. Weigall, Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes, Londra, Bernard Quaritch, 1913.
  • (EN) Donald Redford, The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Oxford, Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0-19-513823-8.
  • (EN) John Gardner Wilkinson, Manners and Customs of the Ancient Egyptians, Londra, John Murray, 1837.
  • (EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1927.
  • (EN) David O'Connor e Eric H. Cline, Thutmose III: A New Biography, Ann Arbor (Michigan), University of Michigan Press, 2006, ISBN 978-0472114672.
  • (EN) William J. Murnane, Texts from the Amarna Period in Egypt, New York, Society of Biblical Literature, 1995, ISBN 1-55540-966-0.
  • (EN) Lyla Pinch Brock, The Tomb of Userhat in The Tombs and the Funerary Temples of Thebes West, pp. 414-417, il Cairo, American University in Cairo Press, 2001.
  • (EN) Norman de Garis Davies, Two Ramesside Tombs at Thebes, pp. 3-30, New York, 1927.
  • (EN) Norman de Garis Davies, The Tomb of Nakht at Thebes, New York, Metropolitan Museum of Art, 1917.
  • (EN) Jiro Kondo, The Re-use of the Private Tombs on the Western Bank of Thebes and Its Chronological Problem: The Cases of the Tomb of Hnsw (no. 31) and the Tomb of Wsr-h3t (no. 51), in Orient n.ro 32, pp. 50-68, 1927.
  • (EN) Kent R. Weeks, The Treasures of Luxor and the Valley of the Kings, pp. 478-483, il Cairo, American University in Cairo Press, 2005.

Voci correlate

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